Grosseto

Confindustria lancia la sfida: «Un patto per il futuro: ripensare la Maremma per il lavoro dei giovani e delle imprese»

Il presidente della delegazione di Grosseto, Francesco Pacini, presenta l'assise 2019.  di Confindustria Toscana Sud: “2029: ritorno al futuro”. Appuntamento venerdì 25 ottobre

Francesco Pacini

GROSSETO – Fiducia, impegno e lavoro di squadra per rendere la Maremma una terra capace di offrire ai più giovani un lavoro di qualità e non costringerli ad andarsene. È dedicata al futuro l’assise 2019 della delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud, venerdì 25 ottobre dalle ore 16.30 all’Hotel Airone, il cui tema sarà proprio “2029: ritorno al futuro”. Un’altra tappa dopo il “Patto per lo sviluppo del territorio” lanciato nell’assise 2018 con particolare attenzione all’impegno per le infrastrutture e alla capacità di attrarre investimenti.

«In questi mesi – dice Francesco Pacini, presidente della delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud – abbiamo dato, tutti insieme, una prova tangibile della volontà di puntare su progetti condivisi per il nostro territorio, partecipando con tutte le altre associazioni alla mobilitazione “Sì, Grosseto va avanti” per chiedere innanzitutto dotazioni infrastrutturali adeguate, presupposto per un’economia competitiva. Un passo importante. Ma non basta. Perché l’economia è ancora a crescita zero, i consumi sono bloccati, e così troppo spesso manca alle nostre imprese la forza di investire nonostante le grandi potenzialità, in particolare nell’export. Eppure dobbiamo essere coscienti che quello che tiene a galla la nostra economia sono proprio la competenza manifatturiera e la vocazione all’export: il Made in Italy ci ha reso grandi e conosciuti nel mondo e anche per il nostro territorio deve rappresentare un punto di riferimento, puntando sugli investimenti in tecnologia e formazione per far fronte al peggioramento della qualità del lavoro. Ma c’è da far fronte a un’altra emergenza: i giovani. Anche in Maremma la popolazione invecchia e le nascite calano, ma il desiderio di figli e famiglia c’è, seppur soffocato dalle difficoltà nel sostenerlo. Proprio per questo è doveroso coltivare la speranza e ripartire proprio dai giovani, lanciando un patto che ci tenga uniti: un patto per il futuro, con l’obiettivo di rendere attrattiva e accogliente la nostra terra, capace di offrire sviluppo e prospettive a chi pensa di realizzarsi professionalmente qui anziché essere costretto ad andarsene».

Si parte da alcuni esempi virtuosi. La giornata di Confindustria, dopo la relazione del presidente Pacini, punterà i riflettori su chi ce l’ha fatta: gli imprenditori maremmani Claudio Vitelli, Lucio Cinà, Ilaria Tosti, Federico Guidarelli e Luigi Galimberti racconteranno la loro esperienza e la loro visione d’impresa. E ci sarà anche chi, con una formazione d’eccellenza, vuole scommettere sulla possibilità di restare a lavorare nella sua terra: è la giovanissima grossetana Laura Russo, neolaureata in russo alla Sslmit di Trieste. Poi, spazio al dibattito: tra gli ospiti Antonella Mansi (vicepresidente nazionale di Confindustria), Vincenzo Ceccarelli (assessore regionale alle Infrastrutture), Antonfrancesco Vivarelli Colonna (sindaco di Grosseto e presidente della Provincia), Luciano Barbetta (imprenditore del sud, Barbetta Srl) e Lorenzo Borga, (giovanissimo giornalista de Il Foglio e SkyTg24).
«Il nostro patto per il futuro a favore delle giovani generazioni – conclude Francesco Pacini – ci impone di concentrarci su chi il lavoro di qualità lo può produrre: le nostre imprese. Crescere è possibile. Dobbiamo crederci, tutti insieme».
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