Politica

Sanità, Partito comunista: «I tagli penalizzano Manciano e Pitigliano»

ospedale Pitigliano

MANCIANO – Dalle operazioni di taglio e riduzione dei servizi non sono esenti i territori dei comuni di Pitigliano e Manciano.

“Dall’analisi effettuata dalla Federazione di Grosseto e dalla sezione del PCI di Manciano, lo stato di salute della sanità nei comuni dell’area sud della provincia, fa emergere un quadro preoccupante che vede penalizzati i presidi dei comuni di Pitigliano e Manciano con ricadute negative anche su Sorano”. Sono queste le considerazioni espresse da Gabriele Porri, segretario del PCI di Manciano, la sezione più numerosa della provincia.

I dati emersi dal lavoro sono allarmanti per la tenuta dei servizi nei comuni dell’entroterra delle Colline dell’Albegna, sottolineano dalla segreteria del PCI.

“Infatti – prosegue Porri – nell’ospedale di Pitigliano dopo aver assistito ad una drastica riduzione dei posti letto, oggi il personale sanitario medico, infermieristico e operatori socio sanitari è ridotto all’osso nelle due attività del presidio. Il Pronto Soccorso funziona grazie all’utilizzo di operatori destinati al 118 o con l’impiego di infermieri del reparto di Medicina che vengono messi a disposizione per le urgenze. La medicina integrata, venduta come eccellenza, sta gradualmente scomparendo per la sempre minore presenza di specialisti”.

Oggi sono 18 i posti letto letti disponibili nell’unico reparto di Medicina dove sono collocati anche altri 8 posti destinati all’ospedale di comunità ma nessun altro investimento è stato fatto dall’Azienda per potenziare i servizi territoriali che dovevano ampliare l’offerta sanitaria.

La Casa della Salute ne è l’esempio emblematico: una targa appesa al primo piano del presidio con la scritta “Casa della Salute” ma le attività svolte sono solo quelle ordinarie dei medici di famiglia che vi effettuano le normali visite ai cittadini, già previste dalla convenzione e nessun altro ampliamento.

Nessun investimento per il potenziamento dei servizi territoriali è stato effettuato anzi alcuni servizi, come psichiatria e neuropsichiatria infantile, sono pressoché inesistenti come avvenuto per tutte le altre realtà periferiche della provincia.

Se Pitigliano soffre, Manciano non è da meno poiché, aldilà del buon funzionamento del Centro di Riabilitazione, la sub-Casa della Salute, che doveva nascere nel 2015, ad oggi non è ancora stata realizzata.

“Nulla si è visto” – conclude Porri “ed è una grande delusione da parte della popolazione sempre più costretta per avere prestazioni a spostamenti su Grosseto o, per i più fortunati che possono permetterselo, a rivolgersi al privato”.

“La logica delle aziende sanitarie è quella di comportarsi come il mercato, ossia produrre profitti, risparmi e non salute e benessere per i cittadini. Questo fa sì che lo smantellamento del sistema pubblico diventi sempre più realtà a danno di tutta la popolazione. Per questo è necessaria una presa di coscienza della amministrazioni locali per impedire il totale collasso del sistema. Auspichiamo una forte spinta che arrivi dai sindaci di Manciano, Pitigliano e Sorano che contrasti il disegno e ne limiti l’effetto, in questo caso noi ci saremo e li sosterremo” conclude Fedeli, segretario della Federazione del PCI di Grosseto.

 

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