Follonica

Pizzichi: «La Gora è inquinata, lo dice Goletta verde. Rischi per la salute»

Gora 2018

FOLLONICA – «La Gora è “fortemente inquinata”. A dichiaralo è Legambiente attraverso i tecnici di Goletta Verde. La foce del torrente follonichese è risultata, da una recentissima analisi, quella più pericolosa della provincia di Grosseto» lo ricorda il consigliere comunale della Lega Daniele Pizzichi.

«Presenterò al sindaco, in accordo con il capogruppo Lega Azzi, un’interrogazione sul tema, chiedendo quali siano i veri dati nella disponibilità del Comune e quali i rischi per la salute dei cittadini. Di certo non ci si può nascondere dietro un generico “divieto di balneazione preventivo” 100 metri a nord e a sud della foce, posto che l’ordinanza viene disattesa sistematicamente da turisti e cittadini che continuano “serenamente” a fare il bagno in quel tratto nel “silenzio-assenso” totale dell’amministrazione comunale. Non mi piace fare allarmismi, ma il dato balza all’occhio perché confligge con i dati Arpat che nel corso del 2019 disegnano i tratti subito a sud e nord della Gora come ottimali».

«È la stessa Goletta Verde che, dicendo di non volersi sostituire ad Arpat, evidenzia questa palese incongruenza. Si è occupata della situazione anche Sky tg 24 che non ha fatto sconti nei suoi servizi alla nostra città. Oltre la salute il danno d’immagine è di tutta evidenza – prosegue Pizzichi -. La risposta, è facile aspettarselo, si perderà in tecnicismi stucchevoli sul reale punto di prelievo delle acque per le analisi: difficile pensare che se un tratto è inquinato le acque distanti poche decine di metri risultino cristalline. Ma non è finita qui, perché Goletta Verde parla chiaramente di deficienze derivanti da “fogne non depurate e carenze depurative”».

«La questione, allora, è ancor più di attualità poiché Pecorini e Benini stanno cercando di far calare una coltre di silenzio sulle vicenda depuratore che, nel tentativo di limitare i miasmi, è stato modificato nel funzionamento dal Fiora senza che in Comune emergesse, ad oggi, una ben che minima traccia di autorizzazione o comunicazione. Ragione per cui, di fronte a questo autentico muro di gomma, è giusto che la parola passi alla Procura per ristabilire la verità dei fatti. Quei fatti che, in casa Pd , il follonichese Ariganello consigliere “sub iudice” del Fiora, dovrebbe sapere bene».

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