Roccastrada

Patrizia va in pensione, ma resta al suo posto senza stipendio. Lavorerà gratis per la comunità

Patrizia Macchi

ROCCASTRADA – Patrizia Macchi è sempre stata un’impiegata modello. Disponibilità, competenza, pochissime assenze, ne hanno caratterizzato il percorso professionale per oltre 41 anni, durante i quali ha ricoperto il ruolo di istruttore amministrativo all’ufficio tributi del Comune di Roccastrada. Nel tempo quella ragazza, vincitrice di concorso a metà degli anni Settanta, una tra le prime donne a vestire la divisa di vigile urbano, è diventata un punto di riferimento per cittadini, colleghi e amministratori.

Dal 1 gennaio 2019 Patrizia è in pensione, ma ha chiesto al suo dirigente Angela Monticini e al sindaco Francesco Limatola di poter restare, ancora per un anno, nel suo “habitat”. Senza ricevere compensi, facendo – semplicemente –  volontariato. Il primo cittadino, nei giorni scorsi, l’ha accontentata, firmando la delibera che permette il reincarico, un disciplinare che consentirà all’ex impiegata di occupare ancora la sua scrivania e rendersi utile per la comunità. Un gesto di generosità, di amore per il lavoro, raro e per questo bellissimo.

La formula per l’incarico: “Abbiamo trovato una formula che permetterà a Patrizia, neopensionata, ancora giovane, di continuare a impegnarsi in Comune – spiega il sindaco di Roccastrada Francesco Limatola – attraverso il conferimento di un incarico di consulenza a titolo gratuito per un anno, come previsto dalle disposizioni normative in vigore. Ovviamente la dipendente in questione aveva preventivamente manifestato la sua disponibilità. Così facendo Patrizia potrà assicurare in un lasso di tempo più ampio (dodici mesi) il trasferimento delle competenze e delle esperienze che possiede e la continuità della gestione delle attività del servizio tributi”.

Al momento risultano pochissimi, in Italia, i casi di questo tipo. “La legge – sono parole del funzionario Angela Monticini, il capo di Patrizia – vieta alle amministrazioni pubbliche di attribuire incarichi di studio e di consulenza a soggetti collocati in quiescenza. Questi incarichi sono consentiti solamente a titolo gratuito e per un periodo non superiore a un anno. La norma non pone alcuna discriminazione sulle condizioni soggettive del pensionato e sulla tipologia di pensionamento (vecchiaia, anzianità, anticipata, etc). Patrizia, insomma, ha tutti i requisiti per portare ancora un contributo significativo all’amministrazione: è preparata e benvoluta”.

Le parole di Patrizia:  Ma come proseguirà, nei prossimi mesi, il lavoro di Patrizia? Ce lo spiega lei stessa: “L’orario sarà più leggero e lo concorderemo nei prossimi giorni con il funzionario; potrò continuare a utilizzare tutte le strumentazioni necessarie per lo svolgimento dei miei compiti e, di fatto, restare nel posto che ho occupato negli ultimi decenni. Avrò una copertura assicurativa per responsabilità civile contro terzi e una serie di doveri che sono gli stessi di un dipendente pubblico: mantenere il segreto d’ufficio, non partecipare ad appalti, forniture, concessioni ed attività in cui sia interessato il Comune di Roccastrada e infine osservare le norme in materia di incompatibilità. Insomma farò il mio dovere come sempre, come se ancora corresse lo stipendio a fine mese”.

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