Follonica

Noi del Golfo: «Restauriamo il Casello idraulico: è un monumento storico della bonifica»

casello bonifica Cannavota

FOLLONICA – Due strutture abbandonate, che rischiano di crollare, nonostante si tratti di manufatti storici. Rino Magagnini, di Noi del Golfo, ha inviato una lettera al sindaco di Follonica, ma anche alla Sovrintendenza per sottolineare lo stato in cui versano il Casello idraulico e la Cataratta, in località Cannavota, nel comune di Follonica sul fiume Pecora a confine con il comune di Scarlino. Le due strutture si trovano nei pressi del ponte che conduce all’ex tenuta agricola, tra le più antiche della Maremma, il “Casone Franceschi”, dove, dal 1960, si trova l’area industriale scarlinese.

«Le due costruzioni sono oggi abbandonate e degradate e cosa più preoccupante è lo stato dei tetti: quello dell’edificio principale e quello delle torrette. L’urgente ripristino delle coperture è senz’altro la condizione prioritaria per il mantenimento e quindi per il recupero dei manufatti. Quando piove, l’acqua, dove gli embrici mancano o sono sconnessi, penetra all’interno, con danni che alla lunga diventeranno davvero disastrosi per le strutture».

I Caselli Idraulici sono degli elementi storici, architettonici distintivi della bonifica e della cultura ottocentesca maremmana. Erano il punto di riferimento, di osservazione, di regia, decentrati del potere granducale, indispensabili per dirigere ed organizzare la bonifica. Il loro recupero, come è già quello degli altri Caselli, sarebbe un altro beneficio per il territorio e anche un bel biglietto di presentazione della città e del quartiere Cassarello la cui espansione va proprio verso il Casello di Cannavota

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