PORTO SANTO STEFANO – «Ieri pomeriggio mi dirigevo verso il mio posto auto con mia madre ed vista venire incontro tre cani molto agitati che si avvicinavano in maniera aggressiva. Fortunatamente ce la siamo cavata con un grosso spavento, spavento aumentato quando ci siamo resi conto che stavano cercando di stanare i gatti della colonia felina». A raccontare l’episodio è Paola Sordini, una nostra lettrice che vive nel quartiere di Pozzarello a Porto Santo Stefano.
«Quando inizia la stagione venatoria della battuta al cinghiale il quartiere è vittima delle scorribande dei cani. I cani puntualmente scorrazzano nel quartiere causando preoccupazione perché questi animali sono già stressati dalla battuta alla caccia, in più si trovano a scorrazzare in un quartiere trafficato sia da auto che da persone e bambini che camminano spesso anche con dei cani».
«Fortunatamente nel mio caso i vigili urbani sono arrivati rapidamente. Ci siamo sentiti dire da un cacciatore che era là “Che lui ha l’assicurazione e se anche mangiano una persona o un animale non gli frega nulla”. Segnaliamo sia come membri dell’E.N.P.A e come cittadini che non è una situazione sostenibile! Non si possono avere quattro-cinque cani che scorrazzano per il quartiere senza controllo. Chiediamo vengano fatti controlli severi, anche perché queste battute devono essere segnalate con cartelli e delimitate. Non si può vivere nel far west Mi chiedo perché non vengano fatti dei controlli visto che questo succede ogni anno! Aspettiamo che succeda qualcosa di grave?».
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