Il confronto

Ambiente: quale geotermia in Toscana? I Comuni della Maremma incontrano la Regione

geotermia in consiglio regionale

FIRENZE – “Un intervento normativo, quello sulla geotermia, intesa non solo come ricchezza per la Toscana, ma anche come volano per creare opportunità di sviluppo in termini di indotto, di attività industriali, artigianali e agricole, capaci di armonizzarsi con l’idea di una regione che ha anche altre vocazioni, in particolare turistiche”. Questa la sfida secondo Stefano Baccelli (Pd), presidente della commissione Territorio e ambiente, che ha svolto oggi – giovedì 15 novembre – consultazioni sul pacchetto geotermia, ovvero su tre proposte di legge: di iniziativa della Giunta regionale, di alcuni consiglieri del Pd (Leonardo Marras, Simone Bezzini, Stefano Scaramelli, Stefano Baccelli) e del consigliere del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli.

Come ricordato nell’introduzione dell’incontro: “come Consiglio e come Giunta intendiamo trovare equilibrio tra più strumenti in fase di adozione – ha sottolineato Baccelli – da un lato il pacchetto geotermico, dall’altro la definizione delle Aree non idonee (Ani), per inserirle nel Piano ambientale ed energetico regionale (Paer)”. A questo proposito il presidente ha ricordato la recente proposta di risoluzione, approvata all’unanimità dall’Aula di palazzo del Pegaso, proprio sulle Ani, “per chiedere alla Giunta un ulteriore salto di qualità, nell’individuazione delle stesse”.

A dare il “la” alle consultazioni Anci toscana, seguita dagli interventi dei sindaci di Abbadia San Salvatore, Castel del Piano, Seggiano, Monterotondo marittimo, Sinigiano e Santa Fiora; hanno preso poi la parola i rappresentanti di Arpat, Rete geotermica, Forum ambientalista e comitati contro la geotermia, Confindustria, Cna e Associazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil). Una carrellata di interventi caratterizzata dall’apprezzamento per la giornata di confronto e anche per la proposta di legge, definita “condivisibile” e “necessaria”, anche se da migliorare.
Molti gli input su cui riflettere e quindi lavorare: il percorso della geotermia è iniziato, l’importante è concluderlo presto e bene; le risorse di area devono essere coltivate e non sfruttate, guardando allo sviluppo; occorre maggiore attenzione alle diverse problematiche, legate a impianti ad alta e a media entalpia; ci sono i margini per far fronte comune con il territorio, al di là dei canali romani; è fondamentale l’intesa con le comunità locali; la geotermia è una grande opportunità per la Toscana; va risolto l’atteggiamento di Enel. Fuori dal coro, i rappresentanti del Forum ambientalista, che si sono detti “esterrefatti” per il riferimento alle centrali di tipo flash e per l’impossibilità di controllarne le emissioni.

“La legge sulla geotermia è importante ma non risolve tutto – ha sottolineato il presidente Baccellli – va inserita nel combinato disposto delle Ani, del Paer, delle convenzioni con Enel”. “Vogliamo fare presto e fare bene per produrre una legge di qualità che possa recepire le istanze emerse in questa discussione – ha affermato – nell’istruttoria valuteremo le vostre numerose e importanti osservazioni, attraverso un tavolo tecnico tra Consiglio e Giunta regionali”, ha assicurato il presidente, ringraziando tutti per la partecipazione e per i contributi offerti.

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