Lo scontro

Insetti nei castagneti: «Soluzioni già trovate e messe in atto. La Lega è fuori tempo»

Federico Badini

CASTEL DEL PIANO – “Il cinipide non si combatte con i comunicati stampa, Casucci e la Lega arrivano tardi. Sono anni che la malattia è presente, stupisce leggere certe dichiarazioni solo ora” così Federico Badini, segretario dell’Unione Comunale Pd di Castel del Piano, risponde all’annuncio fatto dal consigliere regionale della Lega, Marco Casucci.

“Dopo anni che i castanicoltori stanno affrontando quella che è una sciagura per il nostro territorio, non si può pensare di parlare del problema cinipide con un comunicato stampa di 30 righe – dice in una nota Badini – evidentemente Casucci non è stato informato bene dai suoi e tenta malamente di speculare: sono più o meno dieci anni che il cinipide ci ha colpito, sono stati fatti studi e approfondimenti su come affrontare il problema e fortunatamente si è scelto, diversamente da altre zone d’Italia, di affrontare il problema con una lotta biologica introducendo un antagonista del cinipide (torymus sinensis)”

“L’attenzione della Regione non è mai mancata – prosegue l’esponente democratico – con l’assessore Salvadori prima e con l’assessore Remaschi poi e attraverso la collaborazione del servizio fitosanitario regionale con i Comuni e con l’Associazione per la Valorizzazione della Castagna del Monte Amiata che ha permesso, dal 2010 al 2015, di effettuare oltre mille lanci di torymus sinensis, l’insetto antagonista. Inoltre, sono state diverse le occasioni di incontro sia sull’Amiata che a Firenze, abbiamo organizzato incontri pubblici di rilievo sia nazionale sia territoriale trovando sempre pronta risposta dalle istituzioni e piena disponibilità, e non si possono dimenticare le mozioni che abbiamo presentato a sostegno dei produttori nei consigli comunali. Per questo la posizione della Lega risulta, quantomeno, fuori tempo”.

“Fermo restando che è necessario l’aiuto di tutti per superare questo momento di crisi, non credo che intervenire così possa dare una mano – continua ancora Badini che conclude – quando Casucci parla di “prevenzione” cosa vuol dire? Sensibilizzare i castanicoltori a nuove pratiche per curare il terreno e per irrobustire le piante? E quando parla di “manutenzione”? In questo senso ci sono state già diverse iniziative, ma quest anno come gli ultimi anni, il problema è quello della muffa che viene prodotta dai castagni e che va a rendere il prodotto faticosamente ottenuto dal lavoro degli amiatini praticamente incommerciabile” .

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