Economia

Il Polo per l’industria agroalimentare in Maremma diventa realtà: oggi il vertice in Provincia

Palazzo Aldobrandeschi Provincia

GROSSETO – A palazzo Aldobrandeschi con le associazioni di categoria per  avviare il percorso che porterà alla nascita del Polo per l’industria agroalimentare: è successo oggi quando il presidente Antonfrancesco Vivarelli Colonna ha incontrato i rappresentanti di Beecofarm, Cia, Confagricoltura, Confcooperative-Fedagri Toscana, Coldiretti e Legacoop Toscana. Presente anche Mario Lolini, vicepresidente della Commissione agricoltura alla Camera dei Deputati.

Nel corso dell’incontro è stato illustrato il progetto del Polo che sorgerà a Rispescia, all’ex Enaoli: oltre 2 milioni e 565mila euro l’investimento complessivo, già finanziato, per la realizzazione di un centro dedicato all’innovazione tecnologica e al trasferimento dell’innovazione a supporto delle piccole e medie imprese toscane che operano nell’industria della trasformazione delle produzioni agroalimentari. Il Polo si inquadra nel più vasto progetto regionale del Distretto Rurale.

Quello di oggi è solo il primo di una serie di incontri con gli operatori economici e le associazioni di categoria in vista del grande appuntamento di start up del Polo dell’Agroalimentare, in programma per settembre prossimo.

“Siamo impegnati in un vasto piano per lo sviluppo della Maremma, che coinvolgerà tutti i soggetti del territorio, anche regionale e nazionale – commenta Vivarelli Colonna -. Fulcro del piano, i tre poli della Provincia: il già funzionante Polo tecnologico di Santa Rita, il Polo della conoscenza e il Polo per l’industria agroalimentare. Sono il territorio e le imprese che mi hanno spinto e convinto a scendere in campo con un intervento diretto della Provincia come ente coordinatore delle molteplici istanze.”

All’evento di start-up di settembre è sarà presente anche Marco Remaschi, assessore regionale all’Agricoltura, il ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio “Sono particolarmente felice dell’incontro di oggi – conclude Vivarelli Colonna -, poiché associazioni e soggetti si sono dimostrati seriamente interessati al progetto. Andiamo avanti con fiducia”.

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