Cultura

Diffusione della lettura: in Maremma c’è una “Città che legge”. Ecco quale

Capalbio città che legge

CAPALBIO – Il Comune di Capalbio ottiene il rinnovo della qualifica di “Città che legge”, il circuito del Centro per il Libro e la Lettura (CEPELL) che promuove e valorizza quelle Amministrazioni comunali impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura, per il biennio 2018/2019. Capalbio è l’unico comune della provincia di Grosseto a ricevere questo importante riconoscimento.

L’iniziativa promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, d’intesa con l’ANCI – Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, vuole riconoscere e sostenere la crescita socio-culturale attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.

«Nel 2017 l’esperienza di “Città che legge” – fa sapere il Comune di Capalbio in una nota – ha rilevato un’importante e incoraggiante partecipazione da parte delle Amministrazioni comunali di tutta Italia alle attività di promozione della lettura. In tutta Italia i Comuni che hanno dichiarato di possedere i requisiti richiesti e che sono stati ammessi alla qualifica di “Città che legge” per il biennio 2018/2019 sono n. 441, così distribuiti per area geografica: n. 161 al nord, n. 115 al centro, n. 126 al sud e n. 39 nelle isole. L’ottenimento di questa prestigiosa qualifica consentirà alle Amministrazioni comunali ammesse di partecipare ai bandi per l’attribuzione di contributi economici, premi ed incentivi promossi di volta in volta dal CEPELL. L’elenco completo delle città che leggono è consultabile sul sito www.cepell.it».

«Capalbio, per la seconda volta consecutiva, si conferma tra le città ammesse al circuito “Città che legge” – prosegue la nota – un segnale di continuità nell’opera di promozione dei libri e della lettura sul territorio che vede il Comune maremmano da sempre in prima linea con azioni significative come la firma lo scorso 12 ottobre del “Patto di Capalbio per la lettura”: lo strumento di governance proposto dal CEPELL a istituzioni pubbliche e soggetti privati, che individuano nella lettura una risorsa strategica su cui investire e un valore sociale da sostenere attraverso un’azione coordinata e congiunta tra i diversi protagonisti presenti sul territori».

«Una “Città che legge” garantisce ai suoi abitanti l’accesso ai libri e alla lettura – puntualizza l’Ente – ospita festival, rassegne o fiere che mobilitano i lettori e incuriosiscono i non lettori, partecipa a iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie e associazioni e aderisce a uno o più dei progetti nazionali del Centro per il Libro e la Lettura (Libriamoci, Maggio dei libri, In Vitro).
Capalbio, grazie a Capalbio Libri, il festival sul piacere di leggere fa già parte da alcuni anni del network “Le città del libro” del Cepell che riunisce le principali manifestazioni letterarie italiane e le eccellenze nel campo della promozione della lettura. Festival, fiere, saloni che rappresentano modelli e metodologie di promozione della lettura sul territorio, tutti caratterizzati da particolare rilevanza e innovatività».

«Sono orgoglioso di questo importante riconoscimento perché testimonia la vitalità della nostra comunità – commenta il Sindaco di Capalbio, Luigi Bellumori – Per noi sarà un ulteriore stimolo a favorire iniziative che facciano conoscere la nostra cittadina come modello per la qualità della vita e l’attenzione verso l’offerta culturale e il piacere di leggere, impegnandoci in azioni concrete come la prossima riapertura della biblioteca comunale di Capalbio».

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