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Rifiuti, sindacati: «La diatriba di Sei Toscana penalizza i lavoratori»

Cgil generica

 

GROSSETO – A distanza di oltre 4 anni dall’affidamento del servizio di igiene ambientale a Sei Toscana da parte di Ato Toscana sud, continuano a circolare notizie che confermano l’incertezza più assoluta sul futuro dell’azienda e dei dipendenti.

La diatriba societaria tra Sei Toscana e CoopLat – EcoLat crea inoltre ulteriori preoccupazioni e difficoltà nei lavoratori che operano nella provincia di Grosseto.

«Fin dall’inizio – sottolinea il segretario provinciale di Grosseto, Francesco Nardi – la Funzione pubblica della Cgil è stata contraria alla “spartizione” del territorio tra i diversi soci con una frammentazione dei lavoratori e dei contratti applicati, convinta allora come oggi che il gestore dev’essere unico ed il territorio equamente servito. La guerra interna alla società fra le aziende che le hanno dato vita conferma che avevamo ragione, ma fa intravedere scenari ancora peggiori rispetto a quanto avevamo previsto».

Al tavolo di contrattazione sindacale con Sei Toscana viene continuamente comunicato che gli investimenti saranno fatti su tutto il territorio esclusa la parte gestita da CoopLat – EcoLat; gli Accordi sindacali sottoscritti anche dalla Direzione di CoopLat vengono sempre disattesi come sono ignorate le richieste di incontro inviate al socio privato; abbiamo più volte denunciato che le condizioni di lavoro generali dei dipendenti Sei Toscana distaccati a CoopLat non sono le stesse di tutti gli altri e non abbiamo ancora ricevuto risposte concrete; tutto questo è diventato inaccettabile.

In questi 4 anni, al di là delle enunciazioni sulla stampa, le Amministrazioni locali hanno solo fatto in modo che Sei Toscana da azienda con maggioranza pubblica diventasse azienda a maggioranza privata attraverso la vendita al socio privato di Sei del debito che era stato contratto con Coseca.

Siamo consapevoli che il percorso di gara ha sicuramente riscontrato dei problemi dal momento che tutto l’iter è oggetto di indagine. Riconfermando la piena fiducia nella Magistratura, riteniamo inutile rilasciare interviste e dichiarazioni che creano solo preoccupazione, disagio e incertezza nei dipendenti e nei cittadini. Sarebbe più corretto, e sicuramente più efficace, se le Amministrazioni discutessero in Assemblea di Ato quali sono i problemi da risolvere e decidere, una volta per tutte, sul piano industriale, unico strumento che prevede quali servizi deve svolgere il Gestore, che tipo di organizzazione, che metodo di raccolta si intende fare nei prossimi anni, e le ricadute sul piano tariffario per gli utenti.

Quello è il luogo deputato in cui difendere il territorio, i cittadini e i dipendenti.

La Fp Cgil chiede alle Amministrazioni in Ato Toscana Sud, a Sei Toscana e ai commissari straordinari una presa di posizione rispetto a tutte le problematiche, da noi continuamente denunciate, sulle condizioni in cui si trovano i dipendenti distaccati a CoopLat, altrimenti, insieme ai lavoratori dell’Azienda, decideremo quali azioni di lotta mettere in campo nelle prossime settimane

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