Fiora

Studenti alla scoperta dell’impianto di depurazione dell’acquedotto

studenti impianto depurazione Marinella

CASTEL DEL PIANO – Studenti di alcuni istituti superiori dell’Amiata alla scoperta dell’impianto di depurazione di Marinella, nel comune di Castel del Piano. Oggi (5 aprile) 104 alunni delle classi 1^A del liceo scientifico di Castel del Piano, 1^A dell’istituto tecnico economico di Santa Fiora, 1^C e 3^L dell’IIS di Abbadia San Salvatore e 1^C ISIP tecnico di Arcidosso si sono recati presso l’impianto, che utilizza un sistema di fanghi attivi non necessitanti di alcun apporto chimico e grazie al quale nel torrente sottostante viene immessa nuovamente acqua pulita con un’importantissima attività di recupero delle acque reflue.

Suddivisi in gruppi, i ragazzi hanno visitato il sito di depurazione accompagnati dai tecnici di Acquedotto del Fiora, i quali hanno illustrato loro le varie fasi del processo di depurazione, da quando il depuratore riceve i reflui dalla rete fognaria fino alla restituzione di acqua incontaminata all’ambiente.

Alla visita, che fa parte del progetto di educazione ambientale “Acquamia” a cura di Reana de Simone, rivolto alle scuole superiori delle province di Grosseto e Siena, hanno partecipato anche il presidente di Acquedotto del Fiora Emilio Landi e il sindaco di Castel del Piano Claudio Franci.

“Il Comune di Castel del Piano è molto sensibile al tema, tant’è che ha sei depuratori attivi – ha commentato Franci – È importante comprendere come si completi il ciclo delle acque e come l’attività di un depuratore sia così determinante per il rispetto dell’ambiente. Per i ragazzi  visitare questa realtà è un modo per sviluppare una coscienza ambientale che va nella direzione della sostenibilità delle attività umane”.

“Ogni anno il numero di ragazzi delle scuole coinvolti nei nostri progetti di educazione ambientale è sempre più consistente – ha aggiunto Landi – e questo non può che renderci molto orgogliosi di investire nella formazione di coloro che sono i cittadini di domani, perché insegnare loro buone pratiche per un uso sostenibile dell’acqua, da quando sgorga dalla sorgente fino al momento importantissimo in cui viene nuovamente immessa pulita nell’ambiente, significa costruire un futuro migliore per tutti”.

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