Verso il voto

#ElezioniMaremma2018: ecco come sarà la scheda il vademecum per capire come si votasegui la diretta

fac simile scheda elettorale

GROSSETO – Cambia la legge elettorale e cambia il modo di votare. In questo articolo cercheremo di illustrare ai lettori come si vota e come sarà la scheda elettorale che gli elettori troveranno ai seggi il prossimo 4 marzo.  Per il Rosatellum le schede saranno due, una per la Camera di colore “rosa” e una per il Senato di colore “giallo”

La scheda – Nella foto c’è il fac-simile relativo alla Camera che circola in questi giorni e che non riproduce ancora l’aspetto definitivo perché non sono presenti le listi con i simboli che gli elettori maremmani troveranno. La scheda si divide in due sezioni principali. Ci sarà il nome del candidato uninominale della Camera e del Senato (sono 232 collegi per la Camera e 116 per il Senato) e i simboli dei partitiche compongono le coalizioni, o i singoli partiti, con a fianco i nomi dei candidati al plurinominale (Leggi: Elezioni politiche, la nuova geografia dei collegi toscani: ecco tutte le MAPPE, Comune per Comune).

I candidati maremmani – Qui trovate tutti i candidati maremmani presenti alla competizione elettorale: Elezioni 2018, la carica dei “venti”: ecco tutti i candidati in campo per la Maremma. Per avere tutte le news sul voto potete seguire il nostro “Speciale Elezioni 2018”: www.ilgiunco.net/tag/elezioni-2018/ e la nostra diretta: SEGUI LA DIRETTA CLICCA QUI.

Come si vota – Le modalità per votare sono due, l’elettore può tracciare una croce sul nome del candidato all’uninominale oppure il simbolo di uno dei partiti che lo sostiene.

Cosa c’è da sapere della nuova legge elettorale: un semplice vademecum – Il Rosatellum non prevede il voto disgiunto, quindi qualora l’elettore dovesse votare un candidato all’uninominale e una lista che non l’appoggia il voto verrebbe considerato nullo. Nel caso in cui l’elettore esprima la sua preferenza solo al candidato nell’uninominale, il suo voto viene esteso automaticamente alla lista di sostegno e, nel caso di coalizione, sarà distribuito tra le liste che lo sostengono proporzionalmente ai risultati delle liste stesse in quella circoscrizione elettorale. Nel caso in cui l’elettore voti invece per un partito – in coalizione o da solo – il voto verrà automaticamente assegnato al candidato dell’uninominale.

Ogni elettore dispone di un unico voto, che si esprime tracciando un segno, comunque apposto, nel rettangolo contenente il contrassegno della lista prescelta e i nomi dei candidati nel collegio plurinominale. In tal caso il voto è valido anche ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale collegato alla lista votata.

Il voto è valido anche se sono apposti due segni: uno sul nome del candidato del collegio uninominale e uno sul contrassegno, o comunque entro il rettangolo in cui esso è contenuto, di una lista collegata.

Se l’elettore traccia il segno solo sul nome del candidato al collegio uninominale, il voto è valido anche ai fini dell’elezione del candidato nel collegio plurinominale della lista collegata e, nel caso di liste collegate in coalizione, i voti sono ripartiti tra le liste della coalizione in proporzione dei voti ottenuti da ciascuna nel collegio uninominale.

Non è prevista l’espressione di preferenze.

La soglia di sbarramento del Rosatellum nella quota proporzionale è fissata al 3% su base nazionale, sia al Senato che alla Camera, con l’eccezione delle liste relative alle minoranze linguistiche per le quali la soglia è al 20% nella regione di riferimento.

E’ prevista anche una soglia minima del 10% per le coalizioni, all’interno della quale almeno una lista deve aver superato il 3%. I voti delle liste coalizzate che non raggiungono il 3%, ma superano l’1%, vanno assegnati alla coalizione.

L’assegnazione di 232 seggi alla Camera (comprensivi di 1 collegio in Valle d’Aosta e 6 collegi in Trentino Alto-Adige) e di 116 seggi al Senato (comprensivi di 1 collegio in Valle d’Aosta e 6 collegi in Trentino Alto-Adige) relativi ai collegi uninominali sarà al candidato più votato.

I restanti seggi relativi alle circoscrizioni del territorio nazionale (386 e 193, rispettivamente per la Camera e per il Senato) avviene in collegi plurinominali, con metodo proporzionale tra le liste e le coalizioni di liste che abbiano superato le soglie di sbarramento predeterminate dalla medesima legge.

Vi sono proclamati eletti i candidati della lista del collegio plurinominale secondo l’ordine di presentazione, nel limite dei seggi cui la lista abbia diritto.

Resta ferma la specificità della normativa dettata dalla legge 27 dicembre 2001, n.459, che prevede l’assegnazione con metodo proporzionale dei seggi della circoscrizione Estero (12 per la Camera e 6 per il Senato), e stabilisce peculiari modalità per l’esercizio del diritto di voto per corrispondenza all’estero (la foto del fac simile è di Nilo Conte).

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