Lavoro

Chiude il punto vendita di Grosseto, MediaWorld: «Grave insostenibilità economica»

Mediaworld
- Foto d'Archivio

GROSSETO – «Grave insostenibilità economica» così il gruppo MediaWorld, in una nota ufficiale, giustifica la chiusura del punto vendita di Grosseto assieme a quello di Milano stazione centrale.

«Nel corso di un incontro con le parti sociali svolto in data odierna a Roma, MediaWorld, insegna leader nella distribuzione di prodotti di elettronica con oltre 100 punti vendita in Italia, ha illustrato il Piano di Trasformazione e Sviluppo che prevede una ridefinizione delle strategie competitive alla luce dei trend consolidati in atto nel mercato di riferimento, con l’obiettivo di porre le basi per un nuovo business model che garantisca lo sviluppo e la sostenibilità economica dell’azienda nel tempo». Afferma la nota.

«Il Piano è stato progettato dal nuovo management italiano per modernizzare il modello di business e fondare quest’ultimo ancora di più sulla centralità del cliente, nonché per fronteggiare e vincere la sfida con la concorrenza crescente degli operatori online, soprattutto esteri (che godono di noti vantaggi fiscali e contributivi), attraverso l’offerta di una gamma di prodotti e soluzioni dal pricing in linea con le migliori condizioni di mercato e in grado di assicurare una sostenibilità complessiva di lungo periodo. Questa strategia si fonda su due pilastri fondamentali: la riqualificazione delle competenze anche per il recupero di efficienza e le semplificazione interne da un lato e forti investimenti e sviluppo a supporto di una grande innovazione, sia nel negozio fisico che nell’online, dall’altro».

«Per l’azienda questo significa far evolvere le gamme di assortimento dei prodotti e offrire soluzioni in grado di rispondere in maniera completa ai nuovi desideri e bisogni dei clienti – prosegue la nota -. Queste nuove offerte saranno sempre più declinate in maniera totalmente integrata e omnicanale, permettendo all’azienda di offrire la più ampia gamma di scelta su come acquistare: dal negozio, dal sito, da pc, da mobile, il tutto consentendo la piena fluidità e semplicità di accesso tra i diversi touch-points. L’immediata adozione del Piano di Trasformazione e Sviluppo è indispensabile per rispondere ai cambiamenti strutturali, irreversibili e di lungo periodo dei mercati e legati alle nuove tendenze di acquisto dei clienti già in essere. I consumatori italiani infatti stanno mutando rapidamente le proprie abitudini d’acquisto e preferiscono in maniera crescente i canali virtuali per informarsi, confrontare per poi decidere se acquistare online oppure offline; il canale fisico rimane importante non solo per “provare e toccare” i prodotti e come luogo privilegiato per gli acquisti, ma sempre più per avere consigli, per integrare la necessità di soluzioni, per avere un servizio personalizzato, anche sulle necessità più specifiche».

«Nell’ambito dell’articolata presentazione odierna alle parti sociali, l’azienda ha anche indicato come una possibile soluzione al tema della sostenibilità di lungo termine il ribilanciamento degli organici su alcuni negozi e ha dichiarato la propria disponibilità a valutare altre soluzioni capaci di tutelare ugualmente i posti di lavoro e soddisfare allo stesso tempo i criteri di sostenibilità economica di lungo periodo alla base del piano. Parte del piano è anche la decisione irrevocabile di chiudere i punti vendita di Milano – Stazione Centrale e Grosseto per ragioni di grave insostenibilità economica. Infine, l’azienda ha reso noto, in questa fase di evoluzione basata su investimenti, sviluppo e ribilanciamenti, di volersi dotare di una sede più adatta all’ascolto del cliente finale, ripensandola con logiche più moderne e innovative in termini di spazi, funzionalità, soluzioni smart e tecnologiche».

«La nuova location è stata individuata nel comune di Verano Brianza (MB), dove è già attivo da tempo un punto vendita. Grazie alla dimensione dell’immobile e alle sinergie sviluppabili con il negozio esistente, la Sede potrà unire le competenze per la costruzione dell’offerta all’ascolto delle esigenze del cliente finale. La ricollocazione geografica della nuova sede permetterà inoltre al negozio, attualmente in una seria difficoltà economica, di trovare un business model sostenibile nel lungo termine. La futura vendita della sede di Curno è strategica per ottenere quelle risorse finanziarie necessarie per accelerare l’implementazione del Piano. L’azienda è consapevole che il piano – nel suo complesso – coinvolge un’ampia parte dei collaboratori aziendali, e per questo, fin da subito si impegna a fare tutto quanto possibile per facilitare e favorire il processo di trasformazione». Conclude la nota.

leggi anche
Mediaworld Aurelia Antica
Attualità
Sindacati: «Chiude Mediaworld» a rischio il lavoro di 24 famiglie
Aurelia Antica accoglienza
Grosseto
Chiusura MediaWorld, Aurelia Antica: «Solidarietà ai dipendenti. Al lavoro per accogliere un nuovo marchio»
sindacati Cgil Cisl e Uil
Attualità
MediaWorld, i sindacati proclamano lo sciopero: «Per il gruppo 17 milioni di euro di perdita»
Mediaworld Aurelia Antica
Lavoro
Chiusura MediaWorld, i sindacati: «L’azienda si è comportata in modo indegno. Intervenga la Regione»
Presidio Mediaworld 2018
Mobilitazione
Protesta contro Mediaworld, presidio di sindacati e lavoratori: «Salvate i posti di lavoro»
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI