Grosseto

Dai commenti Facebook al Festival Resistente, il sindaco: «Disprezzo e odio crescente. E sulla Fondazione…»

Antonfrancesco Vivarelli Colonna

GROSSETO – «Pregiudizio e intolleranza. Nel leggere alcuni commenti e alcune notizie recenti, il pensiero mi corre a questi concetti particolarmente pesanti». A parlare così è il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna. Oggi su Facebook è infatti divampata una polemica in seguito ad un post condiviso dal consigliere comunale Manuele Bartalucci in seguito ad una manifestazione di destra che si è svolta a Roma due giorni fa. Il post è stato ripreso dal consigliere Gino Tornusciolo, che era presente, e commentato anche dal primo cittadino «Sono sinceramente colpito dalla caduta di stile e dalla cattiveria sprezzante di un consigliere che apprezzavo. Colpito e profondamente deluso».

Vivarelli Colonna ha poi postato una riflessione più generale su Facebook: «Penso, ad esempio, alla scelta del Festival Resistente: nelle ultime edizioni, questa Amministrazione ha scelto di sostenere l’evento, contribuendo alla sua realizzazione. Spiace profondamente, quindi, venire oggi a conoscere che gli organizzatori abbiano rinunciato scientemente al sostegno del Comune per motivazioni che, sinceramente, ho difficoltà a comprendere. Perché, così facendo, dimostrano un pregiudizio che va oltre la normale dialettica politica. Ma, ancora di più, dimostrano disprezzo per il governo della città che è stato – mi piace ricordarlo – democraticamente eletto dai grossetani con regolari elezioni».

«Nell’augurare comunque successo all’evento, sento la necessità di esternare la preoccupazione nell’osservare un crescente clima di odio e intolleranza che caratterizza il pensiero di parte della sinistra di questa città. Una sinistra che nel passato non ha esitato a scaricare professionisti senza la minima spiegazione ma che ora non trova pudore a fare campagna elettorale con la vicenda di due collaboratrici – comunque impegnate in altri impieghi – il cui contratto è andato naturalmente in scadenza. Una sinistra che inneggia alla dignità umana e poi non fa fatica a dividere i morti di seria A e serie B, a seconda se abbiano o meno combattuto dalla propria parte. Tolleranza, liberalità, democrazia e comprensione – di cui tanto si riempiono la bocca – pare proprio che siano valori nel concreto culturalmente estranei alla sinistra». Conclude il sindaco.

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