Rifiuti

Termine: «Il risanamento di Sei Toscana non può passare dall’aumento dei compensi»

Giacomo Termine

MONTEROTONDO – “Tre è un numero perfetto e tre sono i commissari straordinari di Sei Toscana nominati dal prefetto Gradone per garantire “…un’opera di sorveglianza che dovrà essere svolta da questa commissione”. Sempre Gradone evidenzia come la scelta sia giunta “dopo aver esaminato con grande rigore tutta la corposa documentazione inviata da Anac”. I 3 commissari dovevano verificare “se è stato avviato un percorso di risanamento ” di SeI Toscana”.

Inizia così una nota del sindaco di Monterotondo, Giacomo Termine.

“Le affermazioni del prefetto – prosegue Termine risalgono a non molto tempo fa, era, infatti, il mese di marzo di quest’anno quando nei confronti di SEI è stato preso questo “provvedimento in difesa della legalità”. Oggi, alla luce degli aumenti, da 300 mila -che erano già molti- a 460 mila euro, dei compensi degli amministratori di SEI decisi a maggioranza con il voto favorevole di Sta (socio privato) e quello contrario di Siena Ambiente (socio pubblico) sono molti e legittimi i dubbi che l’opera di risanamento sia iniziata. Di questo munifico aumento beneficeranno:

Il presidente (Roberto Paolini), un amministratore delegato (l’ex sindaco di Pontassieve Marco Mairaghi) e sette componenti del cda: i vicepresidenti Alessandro Frosali e Filippo Severi, poi Alberto Busi, Paolo Cenderelli, Stefano D’Incà, Rossana Landini e Gianfranco Saetti.

È una scelta scandalosa che contraddice l’origine stessa della missione affidata ai commissari straordinari di cui dovranno dare una spiegazione”.

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