Sicurezza

Presidio anti incendio, Fratoni: «La Regione fa la sua parte perché il sindaco fa retromarcia?»

Federica Fratoni

FIRENZE – Una vicenda a tratti surreale. Così l’assessore regionale Federica Fratoni definisce quando sta avvenendo a Grosseto in merito al presidio anti incendio di Marina di Grosseto. «Lo scorso 3 agosto, insieme al dirigente del settore protezione civile, ho partecipato ad un incontro presso la Prefettura di Grosseto, alla presenza dei sindaci dei comuni di Castiglione della Pescaia e di Grosseto stesso, nonché del consigliere regionale Leonardo Marras». Ricorda Fratoni. «Premetto che tale riunione era stata fortemente voluta dal sindaco Vivarelli Colonna e seguiva a precedenti e ripetuti contatti sulla necessità di istituire un presidio dei Vigili del fuoco a Marina di Grosseto, per far fronte all’ emergenza incendi in particolare sul territorio della pineta».

«In quella sede sono stati presi precisi impegni, quali la messa a disposizione dei moduli abitativi di proprietà della Regione Toscana, il cofinanziamento da parte del comune di Castiglione della Pescaia, l’impegno del prefetto di Grosseto a sottoporre la questione all’attenzione del Governo e infine la stipula fattiva della convenzione con il conseguente impegno diretto del comune di Grosseto – prosegue l’assessore regionale -. Peraltro la Regione ha comunicato in quella sede che, a seguito della delibera di Giunta attuativa della dichiarazione di stato di emergenza regionale (che è stata approvata nella seduta del 7 agosto scorso), avrebbe concesso non solo un contributo rispetto alla spese fino ad allora sostenute, ma la copertura di quelle ancora da assumere fino al limite complessivo per tutta la Toscana di 95 mila euro ed entro il termine di conclusione della fase emergenziale».

«Cosi facendo, seppur indirettamente la Regione avrebbe contribuito alla realizzazione del presidio liberando risorse già impegnate dall’amministrazione comunale – continua Fratoni -. Contestualmente i soggetti avevano assunto l’impegno di costituire un tavolo tecnico di aggiornamento della pianificazione comunale relativamente agli incendi di “interfaccia”, come quello della pineta, in modo da individuare compiti e ruoli per la gestione di questo specifico rischio. Sulla soluzione proposta nessuna eccezione è stata sollevata dalle amministrazioni comunali. Oggi con sorpresa apprendo, peraltro dalla stampa, della “retromarcia” del sindaco Vivarelli Colonna, che non solo dichiara l’impossibilità del Comune a stipulare una convenzione con i Vigili del fuoco, quale presupposto fondamentale per costituire il presidio, ma addossa anche la responsabilità di tale scelta alla Regione. Mi auguro che il sindaco torni rapidamente sui suoi passi e si assuma le proprie responsabilità, per raggiungere l’obbiettivo comune della salvaguardia della comunità e del territorio».

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