Politica

CasaPound contro lo Sprar, Tornusciolo: «Diciamo no all’immigrazione, se ne occupi il Governo»

Gino Tornusciolo

GROSSETO – Il consigliere di CasaPound Gino Tornusciolo replica al comunicato dei consiglieri di minoranza Mascagni e De Martis sull’opportunità del comune di Grosseto di aderire allo SPRAR. «Si ribadisce che la linea di CasaPound sull’immigrazione è sempre stata ferma e decisa. Aderire allo SPRAR significa cedere ad un ricatto del governo centrale, il quale evidentemente non ha alcuna intenzione di difendere i confini nazionali ed è piegato ad una logica basata non sull’accoglienza intesa come impegno umanitario ma esclusivamente sul profitto economico derivato dalla tratta dei migranti».

«Questo governo, a fronte della sua incapacità, impone dunque ai comuni la gestione dell’accoglienza attraverso il ricatto dello SPRAR, grazie al quale si limiterebbero le presenze sul territorio comunale. (2,5 migranti/1000 abitanti). Da questo si evince come, per precisa scelta politica, ai comuni che non cedono al ricatto dell’immigrazione, vengono assegnati più richiedenti asilo».

«Noi siamo contro la politica dello SPRAR e soprattutto contro l’immigrazione. Non è ammissibile – prosegue Tornusciolo – che siano le amministrazioni comunali a dover gestire i clandestini e a dover far fronte a questa emergenza. È il governo che deve prendersi la responsabilità di far entrare sul territorio italiano solo chi scappa dalla guerra e non i migranti economici. Sappiamo perfettamente che l’85% dei migranti presenti nei CIA non ha diritto alla protezione internazionale e restano in Italia come clandestini abbandonati a loro stessi. L’unica strada che il governo deve perseguire è quella di istituire degli hotspot nei porti di partenza».

«Alla luce di tutto questo, tuttavia non è chiara la posizione di Mascagni e De Martis. – conclude il consigliere di CP – Vogliono accogliere i richiedenti asilo o non li vogliono accogliere? Vogliono limitare i danni aderendo allo sprar, come loro stessi suggeriscono, perché consapevoli delle conseguenze che deriverebbero da un numero spropositato di migranti sul territorio? Hanno forse realizzato quello che noi diciamo da anni, e cioè che i numeri di questa immigrazione sono fuori controllo ed i danni allo stato sociale ingenti? O forse ci suggeriscono di prendere esempio dal loro collega di partito a Capalbio, ossia, allontanare i migranti dalle zone vip per ghettizzarli in altri luoghi più appartati?»

«Vogliamo far presente inoltre, che secondo i dati aggiornati del Ministero dell’Interno, da quando è stato introdotto il Codice Condotta ONG gli arrivi sono diminuiti significativamente, segno tangibile che l’invasione può essere fermata, è sufficiente che ci sia la volontà politica di farlo».

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