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I “Santarosa” in Rai con “Siamo Indiani”: un brano che spacca l’opinione

Santarosa 2017 album
- Foto d'Archivio

GROSSETO – Dopo milioni di dischi venduti in tutto il mondo negli anni passati, i “Santarosa”, gruppo storicamente originario della Maremma e del Monte Amiata, come il loro manager (prof. Guido Feri), tornano in Rai ospiti della trasmissione di Rai1 “La Vita in Diretta” con la loro cover di “Cosa sarà” in occasione del quinto anniversario della scomparsa di Lucio Dalla.

La cover fa parte del nuovo album “Siamo Indiani”, che prende il nome dal loro ultimo brano inciso dalla CP and Partners. Un brano che dopo la presentazione di mercoledì scorso (sempre su Rai1) ha iniziato ad interessare l’Italia a causa del tema particolarmente caldo e delle parole incisive che accompagnano la melodia.

“Siamo Indiani” è un brano sull’immigrazione che parla di come le frontiere e le barriere siano ormai un concetto del passato e sprona l’Italia a superare queste differenze unendosi in un’unica grande squadra.

Accompagnato da un video divertente, cela però al suo interno numerosi spunti di riflessione ed è magistralmente interpretato dalle voci del gruppo che spiccano per differenti caratteristiche. La potente voce del soprano Tiziana si lega a quella afro soul di Sara per i cori che richiamano melodie folk e gitane, così come le voci dei ragazzi Pasquale ed Alfonso risultano calde e graffianti pronte a dare voce ad un’Italia troppo spesso divisa da continue diatribe interne, ma sempre pronta a inaspettate soluzioni pacifiche.

L’album si trova in vendita sul sito www.isantarosa.it e sulla pagina Facebook. Presto in vendita anche nei migliori negozia di Musica, iTunes ed altri store online.

“Siamo Indiani” è un motivo che entra in testa e non può far altro che far discutere e generare dialogo. I “Santarosa” dopo i successi di “Ora o mai più” e “Oltre il tempo noi” dimostrano ancora una volta un gruppo che ha saputo calarsi nella realtà complessa dell’Italia del nostro tempo, narrandola come solo dei moderni menestrelli sanno fare, con ironia e un sorriso da cui il nostro Paese può e deve ripartire.

(Primo passaggio da minuto 18:25 a 21:45 – Secondo passaggio da 31:35 a 35:27)
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