Sanità

Vivarelli Colonna preoccupato «118 servizio salvavita. Impoverimento delle risorse del territorio»

Antonfrancesco Vivarelli Colonna

GROSSETO – «Il servizio di emergenza in provincia di Grosseto continua a destare forti preoccupazioni. La distanza dalla nostra città della nuova attività di gestione delle urgenze è una realtà innegabile così come l’estensione su un territorio molto più vasto la cui conoscenza minuziosa da parte degli operatori che gestiscono l’emergenza è spesso di drammatica rilevanza per interventi efficaci, in cui la differenza di alcuni minuti può risultare determinante». Il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna parla del nuovo 118.

«I timori sono poi che, unitamente e parallelamente all’accorpamento delle sedi, corrisponda nella realtà ad un depauperamento delle risorse, che già da anni subiscono continue pericolose decurtazioni, e di conseguenza del servizio offerto ai nostri cittadini. C’è poi un problema di equità territoriale: il numero delle ambulanze presenti sul territorio grossetano è adeguato – chiede il primo cittadino del capoluogo maremmano -? Corrisponde in modo proporzionale alla estensione e alla popolazione a quelle presenti ad esempio sul territorio di Siena? Non vi è mai chiarezza sui reali numeri in termini di dotazioni che consenta ai cittadini di effettuare un reale e concreto confronto sui dati, in modo da verificare le suddette proporzioni ed equità tra i territori e la qualità del servizio».

«C’è da chiedersi se il nuovo assetto organizzativo garantisca equità di dotazioni e investimenti tra i territori. È necessario sapere se le prestazioni offerte dalla nuova centrale operativa sull’area grossetana rispondano a criteri di eccellenza dei migliori standard regionali ed italiani. È, infine, prioritario capire se la dotazione di autoambulanze e automediche sia effettivamente adeguata ai bisogni della cittadinanza o risulta, come sostenuto da molti operatori, molto sottodimensionata».

«Tutte le proteste sono ad oggi cadute nel vuoto: l’Asl continua ad essere sorda alle richieste di un territorio disorientato che si trova defraudato di servizi, sul quale cadono le decisioni provenienti da lontano. Una Asl che, a sentire i suoi dirigenti, racconta invece di meraviglie tanto che quasi verrebbe voglia di ammalarsi per poter accedere a tutti quei servizi favolosi. Vi sono, quindi, numerosi aspetti della riorganizzazione e delle scelte effettuate che lasciano molto perplessi. Un servizio salava vita come quello del 118, già duramente colpito dall’accorpamento con Siena – conclude -, rischia adesso l’ennesimo declassamento, come se non fosse in ballo la salute dei cittadini».

leggi anche
conferenza sindaci 118
Sanità
Riorganizzazione del 118, incontro tra Asl, sindaci e associazioni
Leonardo Marras
Sanità
Marras: «Bene il piano di riorganizzazione del 118, primo segnale incoraggiante»
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI