Il caso

«Ho un infarto, correte a salvarmi». L’ambulanza arriva, ma è solo uno scherzo di cattivo gusto

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GROSSETO – Un curioso episodio, classificabile come uno scherzo di cattivo gusto, ha coinvolto la Centrale del 118 sabato 21 gennaio.

Intorno alle 17, gli operatori della centrale 118 di Siena e Grosseto, hanno ricevuto una telefonata da Follonica: un uomo segnalava un grave malore (un presunto attacco cardiaco) per un altro uomo residente in una traversa di via Litoranea (a Follonica). Dopo oltre un’ora di tentativi di trovare il paziente e di mettersi (invano) in contatto con il numero che aveva chiamato, la telefonata è risultata essere partita da una cabina del telefono, chi ha telefonato era irrintracciabile e del paziente nessuna traccia.

Riassumo i fatti: l’ambulanza è arrivata nella via indicata dalla chiamata pochi minuti dopo (a sirene spiegate, in modo da farsi sentire), ma il numero civico indicato non esisteva, così come era irrintracciabile il nome dell’uomo di cui era stato segnalato il malore.

Nel frattempo la Centrale 118 continuava a richiamare il numero da cui era arrivata la segnalazione, senza ottenere risposta.
Gli operatori, allora, si sono messi in contatto con carabinieri e polizia municipale di Follonica, hanno chiamato il pronto soccorso di Massa, il punto di primo soccorso di Follonica, l’ospedale di Massa, per verificare se ci fossero pazienti con il nome segnalato nella chiamata e il tipo di problema indicato.
In questo frangente è stata più volte riascoltata la telefonata che aveva dato l’allarme.

Non avendo altri riscontri, la Centrale ha fatto una verifica sul numero chiamante tramite Telecom, per provare a rintracciare in altro modo la persona che aveva chiamato; è venuto fuori che la telefonata era stata fatta non da una utenza privata, ma da una cabina telefonica, presumibilmente situata nella zona di via Litoranea.

A questo punto, non avendo altri riscontri e nessuna traccia del paziente, non essendo arrivate alla Centrale altre telefonate che chiedessero i soccorsi per lo stesso problema e lo steso paziente, nella stessa zona, dopo oltre un’ora di lavoro e di ricerche frenetiche (mentre erano in corso anche altre emergenze), l’ambulanza è rientrata e l’intervento è stato chiuso.

“Si presume che si sia trattato di uno scherzo di cattivo gusto – fanno sapere dalla Usl – non avendo avuto ulteriori riscontri nelle ore successive, né nella giornata di oggi”.

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