Agricoltura

Cia: Pac, attendiamo i pagamenti 2015. «Il ministro Martina si attivi»

Enrico Rabazzi
- Foto d'Archivio

GROSSETO – “Nonostante la manifestazione nazionale dello scorso 5 maggio e le nostre continue sollecitazioni, ancora una volta dobbiamo affrontare il tema dei ritardi nei pagamenti della Pac. Forse si è dimenticato che la Pac è un diritto delle aziende agricole e non siamo più disposti a sostenere le conseguenze dovute agli ostacoli legati ai pagamenti delle domande presentate.” Non usa mezzi termini il vice Presidente regionale e Presidente grossetano Cia-Confederazione Italiana Agricoltori- Enrico Rabazzi nel commentare la  preoccupazione per il permanere dell’attuale situazione di stallo relativa ai mancati pagamenti da parte di ARTEA (Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura ) a causa della lentezza di AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura).

“Come Cia Grosseto, a nome di tutti gli agricoltori, siamo a chiedere con fermezza al Ministro Martina di intervenire immediatamente presso AGEA coordinamento per accelerare la soluzione di queste problematiche che bloccano i contributi 2015. Il permanere dell’attuale situazione rischia di provocare conseguenze drammatiche agli imprenditori agricoli che non hanno ancora avuto quanto dovuto per legge – spiega Rabazzi.  Pur  apprezzando che da poco è stato nominato il nuovo Commissario di AGEA coordinamento, chiediamo  uno sforzo ulteriore per regolarizzare questa che possiamo definire una situazione vergognosa. I pagamenti per l’anno 2015 non sono stati totalmente  completati e questo perché AGEA non ha ancora esaminato le Riserve nazionali e le altre tipologie che ne hanno fatto richiesta: precisiamo che molte di queste aziende si trovano in zone collinari e montane con titoli storici bassissimi e che operano in situazioni di maggiore difficoltà. E questo dopo aver gestito una domanda unica 2016 con regole incerte fino all’ultimo giorno utile per la presentazione, oltre a difficoltà informatiche e burocratiche legate al trasferimenti dei titoli.

Tutto questo, va ricordato, si è tradotto in danni ingenti per le aziende. Esempio concreto è il fatto che gli agricoltori al 30 giugno 2016 avrebbero dovuto ricevere il saldo dei pagamenti Pac 2015: oggi molte aziende pur avendo la domanda in regola e facendo affidamento ai pagamenti non hanno ancora ricevuto quanto dovuto. Ribadiamo che:i ritardi nell’assegnazione definitiva dei titoli Pac, una normativa poco chiara e in continuo aggiornamento, lo slittamento dei termini di presentazione delle domande e la mancata ricezione di tutti gli strumenti necessari per dare corretta esecuzione alle attività non possono più essere accettati-conclude il Presidente.

Se oltre alle inevitabili variabili legate al settore primario , l’agricoltore deve farsi carico della cattiva organizzazione della macchina statale, in questo caso di Agea, è inutile pensare che per il mondo agricolo ci sia una possibilità di crescita. Per questo abbiamo manifesto il 5 maggio e per questo chiediamo interventi urgenti”

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