Equilibri politici

Angelini entra nella Lega Nord «Se Rossi verrà a chiedere il nostro appoggio glielo daremo»

lega nord Lolini Ulmi Angelini

GROSSETO – «A Fratelli d’Italia faccio i miei migliori auguri, ma sto trovando nuovi stimoli nella Lega Nord, con persone con cui ho condiviso un percorso in questi ultimi cinque anni» il consigliere del centrodestra Pierfrancesco Angelini spiega così la sua scelta di lasciare il gruppo di Fratelli d’Italia e entrare nella Lega Nord.

Nessuna “vendetta” rispetto a Fabrizio Rossi che secondo alcuni avrebbe portato avanti una campagna troppo “in solitaria” (ma Angelini smentisce «ho accettato una campagna elettorale che sapevo incentrata su Fabrizio Rossi e ho ottenuto preferenze con cui poter entrare in qualunque gruppo della coalizione») e neppure il desiderio di fare di lui un assessore “debole” con pochi consiglieri del suo partito a sostenerlo «Se chiederà il nostro appoggio – continua Angelini – noi glielo daremo». Di fatto la Lega Nord diventa così il gruppo consiliare più importante e numeroso.

«Certo – sottolinea ancora l’ex consigliere di Fratelli d’Italia – la scelta di Rossi di fare una conferenza stampa su questo argomento non mi è piaciuta, per questo ho deciso di convocare l’incontro di oggi, quanto alla richiesta di dimissioni, non sono previste dimissioni. Quanto alla proposta di Fratelli d’Italia di un assessorato per me, non sono interessato, tra l’altro ci sarebbe una incompatibilità con il mio lavoro».

«Lega e Fratelli d’Italia vanno sempre insieme, e hanno la stessa visione su temi sociali e politici – afferma Mario Lolini -. Qui si parla di amministrazione e con Pierfrancesco Angelini c’è stima e amicizia. Io – continua Lolini – sono alla quinta consiliatura. mi piace stare un consiglio».

«Pellegrini ha detto che non ci sono problemi a livello di partito – ricorda Andrea Ulmi -. La nostra lista Lolini, che si è trasferita nella Lega Nord, è la vera novità di Grosseto. Ha uno spirito diverso trasferito che si è trasferito in questa lega maremmana. Anche il fatto che Mario abbia scelto di rimanere un semplice consigliere vuol dire che non esiste una volontà di prevaricazione o voler emergere, creando magari un gruppo a cui mettersi a capo come succede altrove. È stato proprio Mario Lolini il primo a credere in Pierfrancesco Angelini. È lui che l’ha voluto nel Pdl».

E Angelini conclude «Sto trovando nuovi stimoli nella Lega, e credo anche che l’asseMeloni Salvini porterà presto ad una nuova entità politica unica. Da parte mia non c’è nessuna acredine verso Fabrizio Rossi e mi auguro non ce ne sia neppure da parte sua».

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