62 anni dopo

4 maggio: Ribolla non dimentica le 43 vittime della strage in miniera. «Fu omicidio» fotogallery evento

4 Maggio 2016 Ribolla

RIBOLLA – «Non fu una tragedia, non fu una disgrazia o un incidente. Fu un omicidio». Ribolla non dimentica la strage del 1954 e lo fa come ogni anno il 4 maggio, nel giorno in cui, 62 anni fa, persero la vita 43 minatori dopo l’esplosione al pozzo Camorra. A parlare di omicidio con parole forti è Carla Cantone, segretario generale della Ferpa, il sindacato europeo dei pensionati e delle persone anziane, arrivata in Maremma per partecipare alla commemorazione della strage di Ribolla. Con lei anche tanti rappresentanti della Cgil regionale e provinciale.

A distanza di tanti decenni il ricordo di quel giorno è ancora presente e, come ha spiegato il sindaco di Roccastrada Francesco Limatola, «compito della comunità del presente è quello di dare ogni anno un nuovo impulso alla memoria storica perché grazie a questa favorisce la crescita sociale e culturale e soprattutto si difende l’identità di un luogo e di un popolo».

Per questo anche quest’anno il programma della “minera a memoria” la serie di iniziative che ruotano intorno al 4 maggio è densa di appuntamenti ad iniziare proprio da questa mattina. La cerimonia di commemorazione delle vittime si è svolta prima al monumento al minatore italiano nel centro di Ribolla per poi spostarsi a Pozzo Camorra, luogo simbolo della strage. Proprio quest’anno il monumento di Ribolla è stato interessato da un progetto di riqualificazione: il primo stralcio è stato realizzato dal Comune di Roccastrada. L’intervento di pavimentazione sarà poi completato nelle prossime settimane e sarà finanziato dall’associazione di volontariato Auser.

Tra i messaggi lanciati durante la commemorazione anche quello del segretario della Camera del lavoro di Grosseto Claudio Renzetti. «Oggi con la crisi degli ultimi anni crescono i morti sul lavoro: in Toscana nel 2015 sono stati 109. Una piaga che deve essere afforntata sia con più controlli che da un punto di vista politico».

Alla cerimonia erano presenti anche il vescovo di Grosseto monsignor Rodolfo Cetoloni, il presidente del Parco delle Colline Metallifere Lidia Bai, i sindaci di Civitella Paganico, Alessandra Biondi, e di Cinigiano, Romina Sani, e l’assessore di Massa Marittima Marco Paperini.

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