Uffici postali

Il Tar dà ragione al Comune: illegittima la chiusura delle poste di Buriano e Punta Ala

Manifestazione contro chiusura Poste 2015

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Esprime soddisfazione il sindaco di Castiglione della Pescaia, per la decisione del Tar della Toscana che accoglie il ricorso presentato dall’ente all’indomani della decisione di Poste Italiane di chiudere gli uffici postali di Buriano e Punta Ala. «Innanzitutto si sancisce che il servizio postale è un servizio di interesse pubblico – sostiene il sindaco Giancarlo Farnetani -, ancorché gestito da soggetto privato, in quanto oggetto di concessione di pubblico servizio alla quale, aggiungo, è legato anche un contributo specifico della legge di stabilità. Viene, inoltre, riconfermata la natura giuridica del Comune quale espressione di una collettività che ha evidente interesse ad avere parità di trattamento per i propri cittadini. Nel contempo esprime forte preoccupazione per i gravi disservizi nella consegna della posta nelle aree rurali».

Il Tar Toscana ha accolto il ricorso del comune di Castiglione della Pescaia contro il provvedimento del direttore di Poste Italiane di Grosseto con il quale veniva disposta la chiusura definitiva dell’ufficio postale di Buriano e stagionale di quello di Punta Ala.

Il Tar, dopo aver rigettato le eccezioni di difetto di giurisdizione e di incompetenza territoriale sollevate dalla difesa di Poste Italiane, ha ritenuto fondato il primo motivo di ricorso inerente il difetto di previo confronto con le istituzioni locali previsto dalla delibera AGCOM “nell’ambito del quale siano rappresentate le esigenze della popolazione locale e possano essere eventualmente individuate soluzioni in grado di limitare gli impatti negativi sull’utenza”.

Era stata la stessa società poste italiane che, in ossequio alla sopra citata delibera dell’AGCOM aveva, dopo il primo provvedimento di chiusura del 4 febbraio 2015 (tempestivamente impugnato dal comune con il ricorso originario) comunicato al comune di Castiglione della Pescaia con nota del 27 aprile 2015 di “aver avviato un più ampio processo di dialogo con le Istituzioni Locali”.

Ciò nonostante e nonostante che il sindaco Farnetani «abbia più volte in varie sedi sollecitato l’avvio di detto confronto, Poste Italiane ha del tutto disatteso sia il disposto della citata delibera AGCOM». Da qui l’accoglimento del ricorso con condanna della Società al pagamento delle spese di lite oltre a quelle già liquidate in sede di accoglimento dell’istanza di sospensione.

«Il ricorso del comune di Castiglione della Pescaia – afferma il responsabile del settore avvocatura Daniele Falagiani – conteneva oltre al primo motivo, accolto dal Tar della Toscana, altri motivi non esaminati in quanto ritenuti assorbiti dall’accoglimento del primo, ovvero la violazione dei parametri minimi di distanza calcolati sugli uffici postali oggetto di chiusura, e soprattutto la violazione del decreto ministeriale sugli standard minimi degli uffici postali nei periodi estivi, Cd decreto Gentiloni».

«Un ringraziamento va ai cittadini di Buriano e Punta Ala che hanno sostenuto, con le loro manifestazioni, il percorso intrapreso dall’amministrazione – continua il sindaco -, e al nostro ufficio legale che con l’avvocato Daniele Falagiani ha lavorato con professionalità e competenza per il riconoscimento dei diritti fondamentali dei nostri cittadini. Mi chiedo se i vertici di Poste Italiane, abbiano finalmente compreso che la riorganizzazione di un’azienda che svolge servizio pubblico si fa confrontandosi coi territori. Noi siamo pronti al confronto con Poste Italiane nel rispetto delle esigenze fondamentali dei cittadini sia sul fronte della riorganizzazione dei servizi sia su quello della consegna della posta nelle aree rurale. Nelle nostre aree per mesi la posta non viene consegnata con gravi e a volte irreparabili danni per l’utenza».

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