Cronaca

Fiori bianchi per Elena che torna a casa: il dolore di Gavorrano fotogallery

Camera ardente Elena Maestrini

GAVORRANO Elena è tornata a casa sua, Bagno di Gavorrano, intorno alle 14.30 di oggi pomeriggio. La salma della ragazza scomparsa in Spagna è arrivata al Cinema Roma dove si terrà la veglia funebre fino a domani, il giorno del funerale, che sarà celebrato alle ore 15 nella chiesa di San Giuseppe. Era stato deciso di trasformare il cinema in camera ardente essendo l’unico spazio abbastanza ampio per ospitare le centinaia di persone che in queste ore giungono a dare l’ultimo saluto alla studentessa e l’abbraccio ai genitori. Una bara in legno chiaro, fiori bianchi ovunque e le foto di una Elena sorridente, dallo sguardo entusiasta e affamato di vita fanno da cornice a un corteo silenzioso, sconvolto e composto.

L’ingresso di via Dogana è stato chiuso al traffico dai vigili urbani, davanti ai cancelli i carabinieri sorvegliano la camera ardente e la Croce Rossa è presente con alcuni volontari. C’è molta gente e l’intera comunità sta vivendo questo lutto come un lutto personale. Elena in questi giorni è diventata figlia di tutti coloro che sono genitori e amica cara compianta da tutti i giovani. Non ci sono parole in questi momenti di incubo diventato reale, solo abbracci stretti e lacrime. Tante. Gli amici cercano di farsi forza, ma il dolore è straziante e sono tanti i giovani presenti, muti davanti a una tragedia troppo grande per loro. Troppo grande per tutti.

Come potranno fare a meno tutti questi ragazzi, i genitori Roberta e Gabriele senza il sorriso contagioso di Elena, senza la figlia, senza l’amica? Sono giorni di dolore questi, giorni di lacrime in cui è difficile parlare. Gavorrano tutta si stringe intorno alla famiglia Maestrini, in questi giorni poco prima di Pasqua che sono i giorni in cui Elena sarebbe dovuta tornare a casa per le vacanze. Doveva scendere la scaletta di un aereo, sorridente, con lo zaino sulle spalle per abbracciare i suoi cari e raccontare della sua vita a Barcellona. Una vita spezzata troppo presto e senza spiegazione.

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