Verso il voto

«Spaccatura nel centrosinistra». Forza Italia attacca: «La solita corsa alle poltrone»

Giannone Marrini Forza Italia 2016

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – «Alle elezioni amministrative il centrodestra di Castiglione della Pescaia si presenterà unito. Altrettanto non può certo dire il centrosinistra, visto che Obiettivo Castiglione – parte consistente della coalizione che attualmente amministra il Comune assieme al Pd – ha fatto sapere di non condividere la ricandidatura del sindaco uscente Giancarlo Farnetani, ma di preferire il proprio esponente Elena Nappi, vicesindaco in carica, chiedendo le primarie di coalizione».

Le parole sono di coordinatore comunale di Forza Italia Michele Giannone e di quello provinciale Sandro Marrini che criticano apertamente il centrosinistra.

«Obiettivo Castiglione lamenta il mancato coinvolgimento nella discussione su candidati e programmi a causa dei nodi interni al Pd ma tutto questo, evidentemente, è il risultato di una accesa discussione che si trascina da tempo in seno alle forze di maggioranza. Una vicenda che ricorda molto da vicino quello che sta capitando nel capoluogo, Grosseto. D’altra parte la matrice è la medesima, cioè il centrosinistra. E il nodo della discordia è sempre lo stesso, il PD, oltre le similitudini tra i due casi: in entrambe le situazioni il vicesindaco si smarca dal primo cittadino che l’ha voluto accanto a sé in giunta e lancia una corsa solitaria. Ma se a Grosseto l’esperienza del sindaco in carica è giunta al termine, perché non più ricandidabile, a Castiglione la logica vorrebbe che una coalizione di maggioranza ricandidasse un primo cittadino (Farnetani) che ha concluso il primo mandato, se fosse soddisfatta dell’operato della propria amministrazione».

«E allora dobbiamo pensare che una parte del centrosinistra castiglionese, tra cui il vicesindaco, rinneghi quanto fatto negli ultimi cinque anni? Oppure l’attività amministrativa non c’entra e tutto si riduce alla solita corsa alle poltrone? In entrambi i casi, l’intera vicenda non può che risolversi in una solenne bocciatura per la maggioranza. Perché, da qualunque parte la si guardi, questo significa che il mandato di governo affidato dai cittadini è stato messo in secondo piano. E di conseguenza questo centrosinistra non può ripresentarsi agli elettori chiedendo un’altra volta la fiducia per amministrare. L’alternativa valida per la guida del Comune è il centrodestra, che si presenterà con un unico candidato e un programma condiviso».

 

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