Cronaca

Traffico di sostanze radioattive: indaga la Procura di Grosseto

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GROSSETO – Sarà la procura di Grosseto a dover indagare sul «manifestarsi di malattie professionali, per fatti accertati in Scarlino relativi al traffico di sostanze radioattive, che hanno visto trascinare sul banco degli imputati i vertici di una grande azienda multinazionale e che hanno coinvolto anche ditte di Livorno che operano nel settore dei rifiuti». Lo afferma il Corpo forestale in una nota.

La Direzione distrettuale Antimafia di Firenze, a cui era stata trasferita l’indagine, ha trasmesso, perché non di propria competenza, stralcio di indagine alla Procura ordinaria di Grosseto. L’inchiesta era partita alla fine del 2014, quando la Procura aprì un fascicicolo per un presunto traffico di rifiuti tossici e nocivi, compresi quelli radioattivi e sul fatto che, in alcune parti dello stabilimento Tioxide sarebbero state emesse radiazioni fuori dai parametri di legge.

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