Attualità

“Viva la legalità”: la Municipale contro abusivismo, spaccio, prostituzione

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GROSSETO – «Il Comune e la Polizia Municipale con i vari nuclei antidegrado, di polizia giudiziaria e antiabusivismo, sono impegnati in questi giorni in uno sforzo importante contro l’illegalità. Un’operazione che abbiamo chiamato “Viva la Legalità” e che è operativa ad esempio contro la vendita abusiva sulle spiagge; impegno che solo ieri ha visto il sequestro di 160 pezzi di merce contraffatta in un intervento che ha visto anche due vigili lievemente feriti e ai quali va il mio augurio di pronta guarigione». Interviene così il sindaco Emilio Bonifazi in merito anche agli episodi di cronaca che si sono verificati ieri sulla spiaggia di Marina di Grosseto.

«E ancora la nostra presenza al mercato del giovedì, in realtà costante da anni e verificabile da tutti, con numerose persone spesso ricorse al nostro lavoro anche per ritrovare cittadini o turisti che si erano persi. Stiamo operando attraverso le varie ordinanze che ho firmato in questi mesi che, per quanto non possano per loro natura essere risolutive, sono l’unico strumento di cui dispongo per rafforzare il presidio del territorio in aggiunta a quanto già previsto dal Patto per la Sicurezza firmato in Prefettura – aggiunge Bonifazi -. Lo dimostrano l’ordinanza antiprostituzione e quella antispaccio, che aumentano in modo significativo i controlli da parte della Polizia Municipale in zone strategiche della città e in collaborazione con le altre Forze dell’ordine. Come anche nel caso dei parcheggiatori abusivi su cui la presenza praticamente stabile di nostre volanti sta ottenendo risultati importanti».

«Sono decine i pattugliamenti effettuati come i vigili che stiamo impegnando, con notevole sforzo, su tutto il territorio comunale per combattere le violazioni al codice della strada ma anche l’abbandono di rifiuti ingombranti, le violazioni sulla sicurezza nei cantieri, comportamenti che possano favorire il degrado urbano e altro ancora – conclude Bonifazi -. Perché quello che un’amministrazione comunale può fare in termini di tutela della sicurezza venga insomma fatto fino in fondo».

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