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Ispezione del M5S all’ippodromo di Follonica: «Resterà sorvegliato speciale»

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FOLLONICA – Il M5S di Follonica, con i consiglieri comunali, Gabriele Cecchini, Laura Pacini, l’attivista Tiziano Gianfaldoni, i deputati della Commissione agricoltura Chiara Gagnarli e Giuseppe L’Abbate e il veterinario di fiducia appartenente alla Fise, Stefano Manocchio, hanno ispezionato il nuovo ippodromo, accompagnati da Maurizio Ferri, direttore della Società Sistema Cavallo, gestore dell’impianto.

«Il nuovo Ippodromo, voluto e costruito dal Pd, è uno dei più grandi impianti d’Europa, che riceve ingenti finanziamenti dallo Stato – spiegano i pentastellati follonichesi -. Con un’interrogazione al Ministro dell’agricoltura abbiamo chiesto chiarimenti in merito a questi finanziamenti pubblici erogati alla società di gestione a fronte di servizi solo parzialmente resi, come evidenziato nell’ispezione. Le corse si tengono una volta la settimana. Le scuderie che potrebbero tenere i cavalli nell’impianto a svernare sono pochissime, i cavalli anche meno. Ricordiamo che la capacità dell’ippodromo è di 330 posti».

«Dai registri di carico e scarico dei cavalli difatti, come verificato dal veterinario, risulta che la maggior parte dei cavalli residenti, una sessantina, sono entrati a maggio poche settimane prima dell’ispezione parlamentare 5 stelle. Siamo inoltre in attesa di sapere il numero esatto dei cavalli residenti alla data dell’accesso agli atti presentata il 13 aprile, dato facilmente reperibile per l’amministrazione, ma evidentemente imbarazzante da divulgare – aggiungono -. Una clinica veterinaria chiusa, oggetto di un contenzioso tra il comune e i proprietari, con evidenti iniziali errori di progettazione. Nonostante le modifiche apportate, ancora oggi la struttura non è congeniata per l’assistenza ai cavalli a partire dall’accesso alla stessa inadatto all’entrata di cavalli. La scuola di equitazione è praticamente inesistente. Le foresterie sono sequestrate e per le quali sono indagati i consiglieri delle ultime 3 amministrazioni. Anche i campi per i concorsi ad ostacoli sono sotto sequestro a causa di una controversia per la quale risulterebbe non sia stata ricercata una risoluzione consensuale, per far funzionare questa parte della struttura. Lo stoccaggio delle deiezioni degli animali, come osservato dal veterinario, risulterebbe non conforme alla normativa. I dipendenti che da anni lavoravano all’ippodromo sono stati licenziati».

«Insomma, il nuovo ippodromo riceve finanziamenti statali e non funziona come dovrebbe. Riteniamo che il mancato sfruttamento delle potenzialità di questa struttura, che avrebbe una notevole ricaduta occupazionale, non è certamente dovuto unicamente alla crisi dell’Ippica, piuttosto da una gestione inefficiente per incapacità o peggio per volontà – concludono -. Il controllo del Movimento 5 Stelle non è certamente concluso con questa ispezione, continueremo ad approfondire ogni aspetto di questa imponente opera. L’ippodromo resterà difatti un sorvegliato speciale».

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