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Ultramaratona: Bausani e Petrucci completano la “Abbots Way”

bausani e petrucci

GROSSETO – Nel vocabolario la parola “ultra” indica il superamento di un limite. Nel vocabolario del runner già la parola Maratona ha un significato del tutto personale e magico. Dopo aver conquistato varie Maratone il runner esige di più, come se l’appetito di chilometri crescesse con il tempo e l’esperienza. Ed ecco che la parola “ultra” viene accostata alla Maratona per indicare il superamento di quel limite. Per essere un’ultramaratona la distanza deve essere superiore ai 42,195 km. David Bausani e Guido Petrucci che corrono per il Marathon Bike, ormai lo sanno bene. Dopo la 100 km del Sahara per entrambi e la Marathon De Sables per il solo Petrucci ed altre ultra di minor importanza, i due ultra runner hanno partecipato e portato a termine la Abbots Way.

 

La via degli Abati è un ultra trail che si snoda sui sentieri che anticamente i pellegrini provenienti dal nord e gli abati da Bobbio percorrevano per recarsi a Roma. Il percorso in linea, di 125 km e 5500 metri di dislivello, attraversa 3 province e 6 comuni, e si conclude a Pontremoli. Partiti alle 6 del 25 Aprile, hanno tagliato insieme il traguardo dopo 22h e 24’ alle 4.30 del mattino del giorno successivo. Si è trattato di una gara molto impegnativa per il fisico e per la mente, a causa della distanza, del dislivello affrontato e delle molte ore di corsa al buio, su sentieri a volte anche molto tecnici.

A proposito di ultra, un altro titolo italiano di categoria nella folta bacheca di Massimo Taliani. Infatti il “marziano” di Piancastagnaio, ha visto il titolo Iuta nella 100 chilometri della Tusacny Crossing di Castiglione D’Orcia, con il tempo di 13h08”. Per il Marathon Bike, erano presenti nella 32 chilometri, Fabio Tronconi, sesto al traguardo con il tempo di 2h26”, e Stefano Zannerini che chiudeva la sua prova con ottimo 3h45”.

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