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Serie D: Gavorrano verso l’uscita dalla crisi. «E’ cambiato atteggiamento»

Guitto e Silvestri (Gavorrano Calcio)

GAVORRANO – «E’ cambiato l’atteggiamento della squadra – commenta il difensore del Gavorrano Giangiacomo Silvestri -. Siamo stati sfortunati anche con la Colligiana. Se Il colpo di testa di Sciannamè allo scadere non fosse stato salvato sulla linea da Mannini, avremmo festeggiato una vittoria meritata, solo per la mole di gioco che abbiamo espresso nella partita giocata in casa. Invece ci dobbiamo accontentare di un pari. Un punto che serve a muovere la classifica. Però siamo stati bravi anche ad interpretare la partita. Loro hanno fatto un tiro solo pericoloso, quello di Prandelli nel primo tempo, causato da un mio errore. Poi si è visto solo il Gavorrano. Contate le volte che abbiamo tirato in porta. La Colligiana si chiudeva molto bene ed era difficile trovare gli spazi giusti, per passarla. Il mister vuole sempre il massimo e noi cerchiamo di fare il possibile. La squadra ha fornito una buona prestazione e personalmente non sono andato male. Mi sono proposto spesso in avanti e sono andato anche al tiro, forse abbiamo un po’ esagerato nel possesso palla, ma ripeto era difficile trovare un varco nella difesa della Colligiana. Anche il campo ci ha un po’ condizionato. Non riuscivamo a stare in piedi».

Parlando della classifica del Gavorrano, Silvestri aggiunge: «La nostra posizione, è bugiarda, perché racconta di una formazione non all’altezza, ma solo per il momento. Se il campionato finisse oggi saremmo inguaiati nei play-out. Peccato per le occasioni perse, altrimenti qualche punto in più ce lo saremmo meritato. Da ora in poi il torneo si farà più difficile. Fino alla pausa di Natale, giocheremo contro le formazioni più quotate del girone e per questo dovremo stare molto attenti». Silvestri ha iniziato la sua carriera nelle giovanili del Pontevecchio, prima di fare il suo esordio in serie D a quindici anni, parlando ancora di mister Nofri «Conosce molto bene la categoria e i punti deboli e quelli forti della squadra avversaria e questo è un vantaggio per noi giocatori».

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