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Primo treno per la Grosseto Siena: riapre la ferrovia dopo l’alluvione

SIENA – «Sono particolarmente soddisfatto per la riapertura della tratta ferroviaria Siena-Grosseto, chiusa ormai da troppo tempo. Per Grosseto la carenza delle infrastrutture viarie è nota: ecco perché il ripristino di questa linea ferroviaria ci fa tirare un sospiro di sollievo in attesa che la statale Siena Grosseto sia conclusa. Voglio ringraziare la Regione Toscana per la costante opera di stimolo nei confronti di Trenitalia, e RFI per aver realizzato i lavori».

Così il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi ha commentato oggi la riapertura della tratta ferroviaria Grosseto-Siena, che torna operativa dopo l’interruzione del tratto Buonconvento-Montepescali causata dai danni provocati dal maltempo nell’ottobre 2013. Accompagnato dal vicesindaco Paolo Borghi e dall’assessore alla mobilità Arsenio Carosi, il sindaco Bonifazi ha partecipato questo pomeriggio al viaggio inaugurale che si e’ svolto da Siena a Monteantico ed a cui hanno preso parte anche il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l’amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano.

Da giugno scorso ad oggi le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana hanno ricostruito oltre 700 metri di binario e relativa massicciata, consolidato due ponti ferroviari danneggiati e ripristinato le opere di regimazione delle acque, ripristinando inoltre gli impianti di segnalazione e telecomunicazione, per un investimento complessivo di circa 3 milioni di euro. Tornano cosi’ in servizio 19 treni nei giorni feriali e 14 in quelli festivi e restano aperte tutte le stazioni sulla linea. Gli orari sono stati parzialmente rivisti per favorire la valorizzazione turistica della tratta.

Presente all’inaugurazione anche il governatore Enrico Rossi. «La ripartenza della tratta Buonconvento-Monte Antico della Siena-Grosseto ripristinata a un anno dall’alluvione è un risultato importante e simbolico – ha detto il presidente Rossi partecipando con l’assessore Vincenzo Ceccarelli al viaggio inaugurale – Noi non vogliamo chiudere nessuna tratta ferroviaria, viaggiare in treno e’ più ecologico e più economico e chiudere una linea ferroviaria e’ un delitto, significa perdere un valore. Vorrei sollecitare i comuni perché valorizzino anche a fini turistici questa infrastruttura, che attraversa bellezze paesaggistiche straordinarie. Penso a un turismo intelligente, attento all’ambiente, combinato con altre modalità di movimento come la bicicletta. Lo si fa in Svizzera e in Austria, noi non ci tiriamo indietro».

Il presidente Rossi si è’ soffermato anche su aspetti più generali del rapporto con Ferrovie. «Il nuovo contratto – ha detto – si baserà sul principio del miglioramento continuo. Per ogni linea fisseremo obiettivi di puntualità e qualità, con relative premialità o penalità, fino alla disdetta. Io stesso ho denunciato le condizioni terribili in cui si trovano spesso a viaggiare i pendolari, mi sembra che la battaglia che ho fatto abbia reso qualche risultato. L’anno prossimo, ad esempio, avremo quasi l’ottanta per cento del materiale rotabile rinnovato. La Regione vuole investire, ad esempio sul raddoppio della Lucca-Pistoia. Tutto questo e’ un grande investimento per una Toscana moderna. Lo stato ha speso decine di miliardi per la Tav, la “metropolitana d’Italia” – ha concluso Rossi – che viene frequentata ogni giorno da cinquantamila persone contro i cinque milioni di pendolari. Vedo che ora qualche cosa comincia a cambiare».

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