Violenza sessuale, Gaglianone a sostegno delle due ragazze follonichesi

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FOLLONICA – «A nome dell’Associazione Olympia de Gouges, che da 15 anni gestisce il Centro antiviolenza di Grosseto e dal 2009 è presente a Follonica con il Punto di ascolto, desidero rivolgere alle due giovani ragazze vittime dell’aggressione di domenica notte e alle loro famiglie, la vicinanza e la solidarietà mia e di tutte le operatrici volontarie impegnate nel contrasto alla violenza contro le donne – a parlare è Sabrina Gaglianone, presidente dell’associazione Olympia de Gouges -. Tra i crimini di questa natura, lo stupro è certamente il più orrendo, lesivo del rispetto e della libertà a cui ogni persona ha diritto, perché ne viola l’intimità, spesso portando con sé in chi lo ha subito, strascichi che durano a lungo». «Purtroppo sappiamo che non è l’unico, molti crimini si consumano in modo più nascosto e sottile, ed anche per anni, tra le mura domestiche, nei luoghi di lavoro, ovunque – prosegue Gaglianone -. Nel 2013 nella nostra provincia 143 donne si sono rivolte a noi per denunciare violenze e nella maggior parte dei casi i maltrattanti erano i loro partner, 18 di loro sono state accolte dal Punto di Ascolto di Follonica che in 5 anni di lavoro ha seguito ben 75 donne. Un fenomeno importante dunque anche nella nostra provincia, che ha visto anche alla fine del 2013 perpetrarsi perfino due femminicidi, quello di Irina e quello di Francesca». «Che fare contro un fenomeno così importante e così trasversale – continua Gaglianone -? La violenza contro le donne, esaminando uno per uno i casi, non ha eta’, non fa distinzioni di titolo di studio ne’ di classe sociale, non ha colore di pelle, e’ un retaggio culturale antico che in questi anni sta conoscendo una impennata, ce lo dicono i numeri. E’ importante il controllo e la sicurezza nelle nostre citta’, ma allo stesso tempo non puo’ essere circoscritto ad un problema di sicurezza o di ordine pubblico, c’e’ di piu’e c’e’ molto da fare. Nelle scuole, nelle famiglie, nei luoghi di lavoro, per la strada va coltivata una cultura che si basi davvero sulla democrazia, sul rispetto, sull’uguaglianza, sull’accoglienza e sulla parita’ vera tra i due sessi. A quegli amici che domenica notte sono prontamente intervenuti in soccorso e ai Carabinieri di Follonica, va il nostro ringraziamento, alle due giovani il nostro incoraggiamento e un abbraccio».

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