Cultura

Laboratorio teatrale sulla Grande Guerra con la compagnia Katzenmacher

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GAVORRANO – Riprenderanno il 5 maggio le attività di laboratorio teatrale che la compagnia Katzenmacher, diretta da Alfonso Santagata, organizza a Gavorrano nell’ambito dei programmi del progetto di residenza 2014. Il laboratorio “la grande guerra” a cura di Rossana Gay e Johnny Lodi si svolgerà presso la sala teatro della Porta del Parco Minerario di Gavorrano; il primo periodo di lavoro è fissato per la settimana dal 5 al 11 maggio, con incontri giornalieri ed è a titolo gratuito.

«Per la prima volta una ricorrenza ci è parsa una grande opportunità – affermano Rossana Gay, Johnny Lodi -. I cento anni che ci separano dallo scoppio della prima guerra mondiale, diventano materiale collettivo su cui riflettere e indagare. Ci è spesso capitato di incontrare, nelle letture e ricerche svolte per la costruzione di spettacoli, la tematica della prima guerra e ogni volta che ci confrontavamo con l’argomento, rimanevamo colpiti dalla potenza e dalla vitalità che questa enorme tragedia ha espresso. Per la prima volta nella storia, in scala così vasta, si tentò di soffocare la sfera emotiva e fisica dell’individuo in nome di una condivisione e piena accettazione di valori collettivi imposti dai vertici degli Stati. Valori che in realtà giustificavano la guerra come un’inarrestabile macchina produttiva».

«Alcuni materiali poi, mostravano forti analogie con quelli indagati per affrontare “Rivolta e pìetas”, spettacolo sulla memoria delle miniere – proseguono -. Due mondi , la miniera appunto e la trincea, in cui emerge la vita più intima e segreta dell’essere umano che freme e si leva in difesa di se stesso. Nel laboratorio utilizzeremo materiali vari; video, legati alle condizioni mentali e fisiche dei soldati, scritti teatrali di vari autori tra cui B. Brecht e i romanzi di E.M.Remarque. Ma una fonte importante, tutta da esplorare , sono le lettere scritte dai soldati al fronte. Solo in Italia furono spedite quattro miliardi di lettere nonostante il 46% della popolazione fosse analfabeta. Nel tentativo di opporsi alla spietata uniformità dell’esercito e nel timore di perdersi nella massa, la scrittura è stata per il soldato l’unico strumento per mantenere vivi i propri legami».

 

Gli interessati possono contattare la segreteria organizzativa al 3470840413, mail laboratori@teatrodellerocce.it. Inizio lunedì 5 maggio ore 19.30 ex Bagnetti

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