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Eurovinil: cassa integrazione per 12 mesi, ma prosegue lo stato di agitazione

Eurovinil Sciopero

di Lorenzo Falconi (twitter:@LoreFalcons)

GROSSETO – Prosegue lo stato di agitazione all’Eurovinil e con esso sale anche la tensione per una vicenda che, con il passare delle ore e il trascorrere delle assemblee, non sembra ancora destinata ad arrivare al punto. L’incontro fiume di oggi, durato da mattina a pomeriggio, non ha prodotto esiti favorevoli alla risoluzione della crisi, intesa soprattutto come posti di lavoro che andrebbero a perdersi. Sono ben 87 su 108 dipendenti, il dato non si schioda di una virgola. I licenziamenti si apprestano ad essere trasformati in cassa integrazione per un anno, ma la sostanza cambia di poco sul fronte occupazionale, verrebbe solo spostata nel tempo. Oltretutto la cassa integrazione dovrebbe essere anticipata dall’azienda e quindi le trattative sono ancora in essere. Domani è quindi prevista una nuova assemblea nella sala mensa dell’Eurovinil in cui i lavoratori arriveranno a votazione per quanto riguarda lo sciopero. Decideranno se rientrare o meno in azienda e prevarrà la maggioranza. Prima però si attende chiarezza da parte della proprietà in relazione ad alcuni punti, relativi all’impegno di cessione dell’azienda e all’organizzazione dell’orario di lavoro.

Sulla vicenda, intanto intervengono anche i consiglieri provinciali di Sel Valentino Bisconti e Tiziano Baldanzi: «Alcuni giorni fa il territorio maremmano si è svegliato con una nuova crisi del lavoro. Di fatto si tratta della dismissione di un ramo d’azienda che rappresenta un’eccellenza non solo per il nostro territorio ma per l’intero paese Italia in quanto unica produttrice a livello nazionale di tende di elevata qualità e ad altissima prestazione in caso di necessità di ricovero immediato per grandi numeri di persone».

Il caso Eurovinil rappresenta l’ultima di una serie ormai troppo lunga di crisi aziendali che hanno come conseguenza la perdita di centinaia di posti di lavoro in questa provincia ma che è il frutto inequivocabile delle politiche ultra liberiste adottate dai governi negli ultimi decenni.  Politiche che ancora oggi, nonostante gli effetti nefasti della globalizzazione selvaggia siano a tutti evidenti, non vengono riconsiderate – dicono i due consiglieri -. Oltre ad esprimere la massima solidarietà ai lavoratori in difficoltà, questo consiglio chiede al Governo e alla Regione di intervenire immediatamente per evitare che, nel caso dell’Eurovinil, l’Italia perda una vera e propria eccellenza industriale e chiede soprattutto di rivedere le proprie politiche economiche, anche a livello europeo, al fine di metter fine allo stillicidio di posti di lavoro che l’economia globale e finanziaria impone ai territori ed al paese».

«Durante il Consiglio abbiamo ricevuto la notizia dell’accordo raggiunto tra le parti, nella sede della Confindustria di Grosseto, che prevede la cassa integrazione per un anno – concludono Bisconti e Baldanzi -. Purtroppo l’azienda ha dato conferma degli 87 esuberi, la  politica deve trovare tutte le soluzioni possibili affinché questa eccellenza rimanga attiva in tutte le sue componenti sul nostro territorio».

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