340 abitanti d’inverno e 10 d’estate: la vita a Caldana nel 1761

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di Piero Simonetti

CALDANA – Spulciando la relazione Bertolini, Auditore del Governo Toscano degli Asburgo Lorena, si trovano alcuni dati che consentono di valutare alcuni tratti della comunità caldanese nella seconda metà del XVIII secolo.

Abitanti maschi 165
Abitanti femmine 176
Totale 341
Maschi e femmine dai 10 ai 14 anni 63
Famiglie 76
Famiglie ricche 0
Famiglie benestanti 5
Mercanti 0
Artisti manifattori 3
Lavoratori in campagna 100
Pastori forestieri d’inverno 0
Pescatori 0
Vetturali 0
Oziosi, vagabondi e mendicanti 0
Forestieri domiciliati 2
Forestieri non domiciliati 20

• I forestieri domiciliati vengono in gennaio dalle montagne bolognesi.

• Poche persone invecchiano fino a 65 anni d’età.

• Casati delle famiglie benestanti: Bertelli Giuseppe, Bertelli Ermenegildo, Fantini, Franchini, Calastri.

• Alimentazione base: farina di castagne, cacciagione, carne vaccina e di maiale, funghi, vino ed olio prodotti in paese. Il pesce fresco arriva da Castiglione della Pescaia e quello salato da Livorno. Il pane è di farina buona e pulita.

• Malattie più frequenti: milza e fegato, itterizie, febbri terzane e quartane. In estate febbri putride verminose di scorbuto, idropisia, cachessia, a causa delle esalazioni malsane provenienti dal lago di Castiglione, definito localmente “il padule”. In estate la popolazione che resta a Caldana non supera il numero di 10 abitanti.

• Un medico ed un chirurgo esercitano in paese.

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