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Ambiente e futuro: i bambini visitano gli impianti di lavorazione dei rifiuti

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GROSSETO – Dopo aver visto cosa succede ai rifiuti differenziati, visitando dieci giorni fa l’azienda Ecolat, gli studenti della classe V B della scuola elementare “Le Paduline” di Castiglione della Pescaia hanno visitato l’impianto delle Strillaie di Grosseto per capire cosa accade invece ai rifiuti indifferenziati e a quelli organici in arrivo da Grosseto, Castiglione e Magliano in Toscana. Nell’arco della mattinata, organizzata da Legambiente per il progetto “Non chiamatemi rifiuto”, in collaborazione con il Comune di Castiglione della Pescaia, operatori dell’impianto hanno mostrato agli studenti come arrivano i rifiuti indifferenziati e organici, e come ne escono una volta che la lavorazione e le analisi sono state effettuate. Ciò che ne esce, da queste tipologie di rifiuti, sono: compost, cdr (combustibile da rifiuti), metalli e residui, tra cui rifiuti inerti e fos (frazione organica stabilizzata).

“Portare i ragazzi direttamente all’interno dell’impianto mostrando e spiegando loro cosa avviene ai rifiuti – spiega Nunzio D’Apolito, educatore ambientale di Legambiente – è il modo migliore per responsabilizzarli su una tematica quanto mai importante. Un modo fondamentale per spiegare gli obiettivi da seguire per poter ridurre i rifiuti, e quindi i costi, tramite il riutilizzo e la raccolta differenziata. Siamo contenti che le insegnanti facciano tesoro di queste visite sviluppando con i ragazzi idee e progetti che li portano a coinvolgere in molti casi anche gli adulti. Un esempio importante che speriamo possa avere un bel seguito”.

Alla fine i ragazzi hanno imparato cosa entra nell’impianto (rifiuti indifferenziati e organici) e cosa esce (cdr, compost, fos, inerti e metalli). Seconda iniziativa inserita nel progetto “Non chiamatemi rifiuto”, ideato dagli insegnanti della scuola elementare Le Paduline e seguita dagli educatori di Legambiente. L’attività è stata seguita con una diretta twitter e si può rivisitare tramite testi e foto tramite gli hashtag (#leStrillaie, #smaltimentoRifiuti). Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.futura-strillaie.it.

 

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