Attualità

Dimensionamento scolastico, i consiglieri di minoranza insorgono: «mancanza di democrazia»

scuola giuncarico banchi

di Lorenzo Falconi

GROSSETO – Niente modifiche al dimensionamento scolastico, il Comune di Grosseto, come annunciato nella conferenza stampa del 7 dicembre, ha scelto di fare un passo indietro, lasciando tutto com’era. Un percorso, quello del cambiamento, piuttosto articolato, basato sul confronto, sulla condivisione e su alcune scelte intraprese dalla III commissione scuola che si occupa del settore. Un nulla di fatto che fa insorgere i consiglieri di minoranza che avevano seguito l’evolversi della vicenda e che lascia perplessi nel merito delle decisioni e nei metodi di comunicazione. «Il percorso attivato, con molti tavoli di confronto, parte da lontano – spiega Cristina Citerni, capogruppo di Sel -, quindi trovo assurdo che in qualità di consiglieri, abbiamo appreso delle rinunce alle modifiche di dimensionamento scolastico direttamente dagli organi di stampa. Nessuna informazione, dopo aver condiviso un certo tipo di percorso, ci è stata fornita dall’Amministrazione Comunale. Un presidente di commissione, non è il padrone della stessa, questo almeno in regime di democrazia. Quanto alle scelte attuate vogliono farci credere che lasciare tutto com’è sia la soluzione migliore e che il piano sia condiviso. Sono bugie, la verità è che questa maggioranza, quando deve confrontarsi, deflagra».

Rincara la dose Giacomo Gori, capogruppo del Movimento 5 Stelle: «Le forzature a cui abbiamo assistito sono talmente tante che la domanda da porsi è, chi è il despota? Dopo queste assurdità ripetute, non è nemmeno possibile parlare di malagestione. Oggi il Comune di Grosseto può organizzare la rete scolastica come meglio reputa, ma non ha mai colto l’opportunità di riparare agli errori commessi».

Fa discutere quindi, la mancanza di comunicazione all’interno di un percorso che inizialmente era stato condiviso e che all’improvviso ha prodotto un dietrofront, riportando tutto al punto di partenza: «il messaggio politico – dichiara Claudio Pacella, capogruppo della lista Lolini Nuovo Polo per Grosseto – è che le commissioni rappresentano un luogo di democrazia in cui si affrontano determinati argomenti. A mio avviso però, è chiaro c’è una spaccatura nella maggioranza. Per il resto, se ci troveremo nuovamente al cospetto di situazioni come quella del dimensionamento scolastico, ci rivolgeremo al Prefetto».

Non usa mezzi termini nemmeno Riccardo Megale, consigliere della Lista Lolini Nuovo Polo per Grosseto: «A suo tempo, sul dimensionamento scolastico, vennero proposte delle scuse da parte dell’Amministrazione Comunale, per non aver intrapreso un percorso comune. Questa prodotta adesso però, non è un’organizzazione democratica, ma l’opposto. Da parte del Comune, nei nostri confronti, c’è più comunicazione a mezzo stampa che diretta. Se questa deve essere la funzione delle commissioni, che le sospendano pure. Fanno più bella figura e risparmiano i soldi».

commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI