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Corteo anti-caccia rischioso, la Questura lo vieta

giacomo_bottinelli_lav

GROSSETO – Situazione rischiosa niente autorizzazione per il corteo anti-caccia. A comunicarlo Giacomo Bottinelli, responsabile Lav per la provincia di Grosseto: «Poche parole molto esplicite e cariche di significato quelle con le quali il Questore di Grosseto ha negato alla LAV l’autorizzazione a svolgere il corteo pacifico ‘Basta caccia!’ previsto per domenica 16 settembre, giorno dell’apertura, lungo una pubblica strada di campagna a Principina, in zona di piena visibilità e priva di vegetazione: “Non si ravvisano – si legge nella comunicazione – condizioni di ordine e sicurezza pubblica tali da garantire il normale svolgimento della manifestazione” e “la situazione contingente potrebbe mettere a rischio l’incolumità di tutti i partecipanti”.»

«La nota del Questore, in risposta alla regolare richiesta della LAV, che – si legge nella nota dell’associazione ambientalista – ha da tempo in programma il corteo, contiene affermazioni pesantissime e viene a conferma dell’effettivo pericolo pubblico costituito dai cacciatori, tanto che nonostante gli intenti assolutamente sereni si vieta a un gruppo di cittadini di passeggiare nelle campagne onde evitare incidenti.»

«E’ la conferma del grave pericolo che la caccia rappresenta per tutti – commenta Giacomo Bottinelli, responsabile LAV Grosseto – e assicurando la nostra fiducia nell’operato del Questore e del suo staff, ribadiamo che ognuno dovrebbe riflettere sull’effettiva minaccia che i cacciatori costituiscono, tale da spingere chi opera per la pubblica sicurezza a una simile decisione, certamente non presa a cuor leggero. Le condizioni in cui la caccia viene praticata e le persone che la praticano – prosegue Bottinelli – sono evidentemente ritenute dalla Questura un concreto fattore di pericolo, anche se ci si mantiene su una pubblica strada come quella scelta di Pian di Barca, senza ostacoli o vegetazione a frapporsi tra manifestanti ed eventuali cacciatori».

La LAV ha chiesto di spostare la manifestazione, in una rappresentanza limitata, sul lungomare di Marina di Grosseto sempre nella mattina di domenica, «dove la speranza è che non ci siano armi da caccia cariche.» Affermano.

«Per coerenza chiediamo alle istituzioni di prendere atto del parere della Questura e di dichiarare il coprifuoco in tutte le aree aperte alla caccia per tutto il periodo venatorio – dichiara Massimo Vitturi, responsabile nazionale Caccia e Fauna Selvatica della LAV -, solo così si potrà davvero garantire l’incolumità di tutti quei cittadini che sottovalutando il pericolo potrebbero aggirarsi nelle campagne».

«Marina di Grosseto, devastata dagli incendi di questa estate – conclude la LAV – sarà luogo simbolo per ricordare che sono state disattese anche le richieste di sospensione della stagione venatoria avanzate dalle associazioni animaliste e ambientaliste per tutelare la fauna nelle regioni colpite dai roghi, ignorando un esplicito invito del Governo in questo senso».

 

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