Memorie di Miniera: il giorno di Santa Barbara

di Silvano Polvani e Maurizio Orlandi

Quinta Parte – Come in tutti i villaggi minerari, anche a Gavorrano la giornata più importante e più attesa coincideva con la celebrazione di Santa Barbara, la protettrice dei minatori. La devozione e il rispetto di questa Santa, le cui icone venivano posate all’interno delle gallerie, piuttosto che un reale sentimento religioso, erano espressione della credenza popolare che vedeva in essa il simbolo contro le avversità e i pericoli della miniera.

Nel giorno della ricorrenza, la sveglia era data da fragorosi boati delle mine fatte esplodere a salve; la banda del paese, poi, suonava per le strade di Gavorrano in segno di saluto e di augurio. All’interno dei cantieri di trattamento, proprio sotto il castello del pozzo di estrazione, veniva celebrata la funzione religiosa alla quale partecipavano tutti i minatori con i loro famigliari.

Nello stesso giorno, inoltre, i dirigenti della Montecatini procedevano alla premiazione dei “Fedeli alla miniera”, coloro cioè che avevano maturato venti e trent’ anni di attività mineraria, consegnando, come previsto dal contratto nazionale di lavoro, un premio in denaro pari ad una o due mensilità di paga. Il pomeriggio infine era dedicato ai festeggiamenti dei premiati, si faceva festa nei bar, nelle osterie e nelle cantine del paese.

 

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